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Podestà: "I cittadini chiedono giustizia, ma gli inquisiti non sempre sono colpevoli"

Il presidente della provincia di Milano torna a parlare della selezione delle candidature. "Dove fissare l'asticella? Noi avevamo deciso dove c'è un rinvio a procedere"

Il presidente della provincia di Milano, Guido Podestà, commenta all'AdnKronos l'inchiesta che ha portato agli arresti, tra l'altro, del consigliere regionale Ponzoni e del vicepresidente dimissionario della provincia di Monza Brambilla, entrambi del Pdl.

"Tra persona inquisita e persona colpevole - precisa Podestà - c'è una differenza notevole. E' doveroso che la magistratura faccia il suo corso anche perché tutto ciò che può portare alla legalità e alla giustizia ci è preteso dai cittadini".

Podestà ha anche accennato alle modalità di selezione. "Occorre mettere limiti - sostiene - alle possibili candidature di personaggi che potrebbero poi dimostrarsi 'scomodi'. Occorre capire dove mettere l'asticella".

Podestà, all'epoca delle regionali 2010, aveva affrontato il tema all'interno del partito, da coordinatore lombardo del Pdl. "Dove mettere l'asticella? La si mette dove ci sono i rumors dei media? Dove c'è un avviso di garanzia? Dove c'è un rinvio a procedere? Noi abbiamo pensato di metterla a questo punto, che è lontano dalla condanna".

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