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Quella mobilitazione dei cittadini in aula che ha stupito assessori e consiglieri

La presenza in aula dei residenti di via Udine non è passata inosservata: ecco che cosa hanno detto assessori e consiglieri

La mobilitazione dei cittadini di via Udine non è passata inosservata. Le circa 30 persone che lunedì sera sono andate in consiglio comunale per assistere all'incontro durante il quale sarebbe stato affrontato il problema dell'ipotesi di cambio di senso di marcia nella via e introduzione del disco orario nel parcheggio nella via dove vivono e dove hanno attività, non hanno lasciato indifferenti gli amministratori.  Così come le 430 firme raccolte in settimana tra i residenti e commercianti e consegnate dal consigliere Stefano Galli (Fratelli d'Italia) che ha presentato una mozione per scongiurare il progetto del comune. Un progetto nato da alcune segnalazioni dei cittadini e presentato durante la consulta di quartiere di San Rocco. 

Sia gli assessori, sia i consiglieri comunali hanno commentato la partecipazione dei cittadini ai lavori dell'aula. L'assessore alla Partecipazione Andreina Fumagalli, rispondendo al consigliere Simone Villa (Lega), ha spiegato che "la presenza di tutti quei cittadini l'ho vissuta, non come una sorta di minaccia, ma come quando ai tempi della scuola tanti genitori si presentavano al consiglio di classe". Una precisazione che non è piaciuta a Galli: "Il termine minaccia è un termine inopportuno", ha replicato. 

Sempre durante il consiglio comunale a commentare la presenza dei cittadini in aula anche il consigliere Paolo Piffer (Civicamente). "Non ho mai visto tanta partecipazione negli ultimi 11 anni". Anche il consigliere Simone Villa è rimasto basito dalla presenza dei residenti. "Andare a mettere in allarme residenti e commercianti per il capriccio di un ritorno al passato, dopo che quella modifica l'avevo introdotta 12 anni fa con successo ha fatto ottenere l'effetto contrario. Si è creato scompiglio". Il consigliere Stefano Galbiati (Noi con Dario Allevi) ha annunciato che in consiglio comunale "adesso ci sono i residenti di via Udine, poi arriveranno quelli di piazza Giovanni XXIII e di via Timavo"

Sulla vicenda è intervenuta anche l'assessore alla Viabilità Giada Turato che lunedì sera non era presente in aula. L'assessore ha spiegato sulla sua pagina Facebook "Il 22 febbraio si è tenuta una consulta di San Rocco durante la quale alcuni cittadini hanno proposto l'inversione del senso unico di via Udine Monza il quale, per l'attuale conformazione, condurrebbe a un cosiddetto "cul de sac" in termini viabilistici. È inaccettabile come l'opposizione non rispetti una 'proposta', pervenuta democraticamente dalla consulta e sottoposta al vaglio tecnico degli uffici (e a seguito, degli altri cittadini) mortificandone il ruolo e strumentalizzando in senso politico una questione di carattere tecnico / viabilistico. L' Amministrazione ribadisce la piena apertura alla discussione della questione per raccogliere pareri/osservazioni sul punto ed elaborare una soluzione condivisa. Piuttosto che tentare di raccogliere consenso elettorale in modo spiccio, sarebbe forse ora di imparare, su temi seri come la viabilità, a collaborare più seriamente per il bene della città. Nota sicuramente positiva è che finalmente si sia tornati a parlare di viabilità nei quartieri".

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