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Consulte a Monza: "O si rinnovano o è meglio chiuderle"

Lo dichiarano in una nota congiunta Azione e Italia Viva

Organizzate così, le consulte a Monza non hanno più ragione di esistere. O si rinnovano, oppure è meglio chiuderle. Questo, in sintesi, il pensiero di Azione (il partito di Carlo Calenda) e di Italia Viva.

“Dovevano essere il primo livello di partecipazione dei cittadini alla vita politica della comunità, consentendo a coloro che sentivano il desiderio di impegnarsi di partecipare ad una assemblea in cui raccogliere le istanze del proprio quartiere e portarle all’attenzione del Comune - si legge nel comunicato stampa -. Purtroppo, al di là delle intenzioni, le Consulte di quartiere a Monza non funzionano”.

"La colpa non è dei cittadini ma della Giunta"

Azione e Italia Viva non additano la colpa ai cittadini. Le Consulte monzesi, infatti, sono molto partecipate e attive. All’interno la vita dei singoli quartieri con esponenti delle associazioni sportive, di volontariato, la scuola, la chiesa, gli oratori, ma anche semplici cittadini particolarmente sensibili alle realtà sotto casa, desiderosi di migliorare il quartiere in cui vivono.

"La responsabilità è del Comune - prosegue il comunicato -. Che non le ascolta e ne delegittima l’autorevolezza. Ma non è solo la sciatteria istituzionale della Giunta Allevi a frustrarne le aspettative. Sono strumenti senza alcun potere, senza deleghe, che non possono prendere decisioni o esprimere pareri vincolanti. Quelle più organizzate e attive si riuniscono, discutono, propongono ma molto spesso non sono adeguatamente coinvolte e ascoltate dagli interlocutori istituzionali”.

A San Fruttuoso i cittadini erano pronti a manifestare

Il caso emblematico, al quale Azione e Italia Viva si riferiscono, riguarda la consulta di San Fruttuoso dove alcuni componenti erano pronti a scendere in piazza per denunciare la mancanza di ascolto da parte delle istituzioni.

“Riteniamo che la partecipazione attiva, volontaria, disinteressata e responsabile dei cittadini sia un valore sacro e che le Consulte potrebbero essere un modo meraviglioso di fare qualcosa per il proprio quartiere., aggiungono.

Proponendo una riorganizzazione di quelle “voci” dai quartiere che secondo Azione e Italia Viva a Monza non verrebbero ascoltate. Senza una radicale riorganizzazione e un autentico ascolto l’unica soluzione che propongono è la chiusura delle Consulte.

"O si cambia, o si chiude"

 “Occorre ripensare le Consulte e dare loro un ruolo vero, con la possibilità di esprimere pareri vincolanti e prendere decisioni sulle materie che riguardano la vita del quartiere di cui sono espressione - conclude il comunicato -. Riteniamo che essendo le Consulte uno strumento di tutti sia un dovere di tutte le forze politiche, che riconosco nella partecipazione e nella delega un valore, prendere parte a questo dibattito, che deve prevedere anche la responsabilizzazione delle Consulte stesse, per evitare che di volta in volta siano condizionate da 'micro lobbies' di quartiere. Invitiamo, quindi, tutte le forze politiche, di qualunque schieramento, ad un tavolo il cui unico scopo dev’essere il ripensare il concetto della democrazia partecipativa e dei suoi strumenti attuativi a Monza”.

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