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"Sentinelle in piedi" a Monza, gli studenti scelgono "un bacio contro l'omofobia"

Davanti al Duomo duecento persone hanno tenuto tra le mani un libro e hanno letto e pregato in silenzio in difesa della famiglia naturale: la manifestazione è stata interrotta dagli studenti che contro l'omofobia hanno scelto di baciarsi

Hanno scelto lo stesso giorno e la stessa piazza per due proteste diverse.

In duecento, in piedi, domenica 5 ottobre a Monza davanti al Duomo si sono radunati in difesa dei diritti della famiglia naturale: tenendo in mano un libro e una rivista hanno letto e pregato, immobili e in silenzio.

Accanto a loro, all'improvviso, decine di ragazzi hanno scelto di mettere in scena la protesta opposta: in maniera pacifica si sono mescolati alle "Sentinelle in piedi" e hanno iniziato a baciarsi tra ragazzi e ragazze dello stesso stesso in difesa dei diritti degli omosessuali.

Nonostante la protesta sia stata pacifica i ragazzi sono stati fermati e identificati dalle forze dell'ordine.

"Era nostro dovere quest’oggi dare un segnale di controtendenza rispetto all’azione di questi gruppi, non potevamo lasciar passare un’immagine della nostra Monza e della nostra Brianza come un luogo omofobo e arretrato, la Brianza per noi è e deve continuare ad essere un’altra cosa" hanno spiegato i ragazzi dell'Unione degli Studenti di Monza e Brianza in seguito a quanto accaduto domenica pomeriggio.

Gli studenti hanno sottolineato inoltre come sia difficile la situazione nelle scuole, luogo dove ancora oggi l'omofobia e la xenofobia esistono e non vengono contrastate: "Proprio le scuole che dovrebbero essere un luogo sicuro e protetto per tutti gli studenti molto spesso si rivelano teatri di scene di omofobia che, nella maggior parte dei casi, sono causati addirittura dai docenti" hanno spiegato i ragazzi che hanno inscenato la protesta.

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