Taglio dei vitalizi in Lombardia, rabbia degli ex politici: "Riduzione drastica, ma siamo vecchi"
"Siamo impossibilitati a far fronte a drastiche riduzione del trattamento economico"
Hanno sottolineato che quella "riduzione" è "drastica". E hanno ricordato, per far capire che a loro quei soldi servono, che "ormai" sono "vecchi".
Levata di scudi degli ex politici regionali lombardi, che si sono schierati ufficialmente contro la decisione del Pirellone di tagliare i vitalizi. Il 18 dicembre scorso, e la Lombardia è stata la prima regione italiana a farlo, il consiglio ha infatti scelto di cancellare gli "assegni" in favore di pensioni con sistema contributivo, calcolate quindi in base ai contributi.
Giovedì - un po' sulla scia di quanto era già successo nel 2015 - l'associazione degli ex politici del Pirellone ha però deciso di rivolgersi ai colleghi in carica e al presidente Attilio Fontana con una lettera in cui spiegano che l'emendamento è stato approvato "in modo estremamente veloce, quasi foste dei carbonari e non dei legislatori in carica".
Gli ex consiglieri si definiscono poi "ormai vecchi e impossibilitati a far fronte a drastiche riduzioni del trattamento economico", anche perché qualcuno - a dire dei colleghi - aveva "rinunciato a suo tempo a professioni e attività per l'incarico di consigliere". Proprio per questo chiedono al consiglio di trovare "una soluzione o una formulazione migliorativa" rispetto al passaggio al sistemo contributivo.
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