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La Messa cambia le sue preghiere: tutte le novità a partire dal 29 novembre

Dal Padre Nostro al Gloria, la Messa sarà più fedele alla traduzione dal greco antico: i parroci hanno tempo per adeguarsi fino alla prossima Pasqua

Da domenica 29 novembre, la messa cambia (sebbene ci sia tempo fino a Pasqua per adeguarsi).

La prima preghiera a subire delle variazioni è il Padre Nostro, che non dirà più "non c'indurre in tentazione" ma "non abbandonarci alla tentazione", secondo la traduzione dal testo originale in greco antico. Inoltre, nelle invocazioni, il sacerdote non dirà più solo "fratelli" ma anche "sorelle" (es. "E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle..."). 

A cambiare sarà anche il Gloria che, al posto di "pace in terra agli uomini di buona volontà", reciterà ora "pace in terra agli uomini, amati dal Signore".

Tra le raccomandazioni ai parroci anche quella di privilegiare le invocazioni in greco antico come "Kirie, eleison" e "Christe, eleison" al posto della traduzione italiana, e di non togliere o aggiungere nulla di propria iniziativa.

Cosa succederà invece alla Messa di Natale? Sicuramente bisognerà contingentare gli ingressi per evitare assembramenti, ma ancora non si sa se la messa di mezzanotte potrà essere celebrata (attualmente il coprifuoco è fissato per le 22.00).

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