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Che cos'è il firun e perchè è il dolce tipico di Monza

La storia del firun, la "collana di castagne" considerata una vera e propria leccornia

Domenica 26 marzo, a Monza, torna la sagra della Madonna delle Grazie.

Attorno al Santuario verranno allestite bancarelle di prodotti artigianali locali, merci di vario genere e - soprattutto - firun.

Che cos'è il firun? Un dolce tipico della tradizione lombarda, il cui nome può essere tradotto con "filoni". Più che di un dolce, in realtà, si tratta di una collana (o meglio di un filone) di castagne secche, poi fatte rinvenire così da renderle più morbide.

Le castagne vengono seccate ad affumicazione lenta, con una copertura di sacchi di iuta umidi. Successivamente vengono infilate su di uno spago con un ago da calzolaio, e poi intrecciate a file di 4 o 5 così da ottenere una collana. Per via di quel sapore che un po' ricorda il cioccolato, un tempo il firun era considerato un vero e proprio dolce, specialmente dai bimbi più poveri. Alle fiere di paese, i Firunàt (venditori di castagne) erano soliti girare con queste lunghe collane al collo, oppure con enormi ceste di vimini che le contenevano. La gente le acquistava, le appendeva in cucina e le consumava nel tempo.

Oggi i firun affollano le bancarelle. E profumano di passato, con le sue tradizioni e le sue cose semplici.

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