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La rivista "I Borghi magazine & Città" ha celebrato la bellezza di un borgo brianzolo

La bellezza di Seregno conquista le pagine del noto magazine

La rivista “I Borghi magazine & Città”, che ogni mese seleziona i borghi italiani più belli, dedica uno spazio a Seregno. Uno spazio aperto da un’immagine scattata proprio da un cittadino, Maurizio Esni.

Nell'articolo si parla della mostra dedicata al maestro del Surrealismo Luca Crippa, che resterà aperta fino a giugno, ma che è solo un anticipo di quello che è un centro storico ricco di arte e storia. Città ricca d'arte e di musica, a Seregno va in scena il concerto pianistico internazionale dedicato a Ettore Pozzoli. Ma, anche chi è appassionato d'arte, ha molto da vedere: umurales “Dancing Song Ballroom” di Capo.Bianco e “I Musici” di Andrea Ravo Mattoni, l'altare della Basilica San Giuseppe firmata dallo scultore Floriano Bodini.

La storia di Seregno inizia nel secolo XI, come si legge sul sito del Comune. Una pergamena del marzo 1087 contiene l’atto con il quale Pietro da Seregno cedette parte dei beni da lui posseduti alla canonica di Sant’Ambrogio di Milano, da cui si attendeva aiuto e protezione. Prima di questa vendita, le notizie sono molto lacunose. Nel secolo XIII, dopo l’età di Federico Barbarossa priva di testimonianze rilevanti, il vecchio locus de Seregni diventò ufficialmente un borgo (così attestato da una pergamena del 12 ottobre 1206). La matrice urbanistica di Seregno, unita alle corti e alla suddivisione in quartieri, rimanda a un passato rurale. Il monumento simbolo è la Torre del Barbarossa, un tempo vicina alla Chiesa di S.Vittore. Mentre, tra le manifestazioni, la più importante è la Festa patronale di S.Valeria, che si tiene a fine aprile e coinvolge tutta la città.

Oggi, anche la rivista che celebra i borghi italiani, ha deciso di raccontare Seregno.

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