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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Valeria Rossi, la voce del tormentone "Tre parole" lavora in Municipio a Monza

La cantautrice esplosa nel 2001 lavora oggi all'Ufficio Anagrafe del comune monzese. A raccontarlo è stato lei stessa, con un'intervista a Repubblica

Nel 2001, Valeria Rossi scalò le classifiche italiane col tormentone "Tre parole". In tutte le radio riecheggiava il suo ritornello "Dammi tre parole / Sole Cuore Amore", lei partecipò al Festival di Sanremo nella categoria Giovani e poi al Festivalbar. Il brano in sole tre settimane vendette 10mila copie, e risultò il più venduto dell'intero 2001. Poi, però, gli album che seguirono quella hit non ottennero il successo sperato. E Valeria Rossi dal cantautorato si allontanò un po'.

La cantante nata a Tripoli, in Libia, si dedicò alla scrittura. Scrisse canzoni per Mietta e per Jessica Brando, pubblicò libri per bambini e racconti. Fino ad ottenere un posto fisso, nel Municipio di Monza. "Ho ripreso i libri della prima laurea, in diritto, ho fatto un concorso e sono stata assunta come ufficiale dello stato civile, redigo gli atti che afferiscono ai mutamenti di status delle persone. Ogni giorno ho a che fare con le vite delle persone. Avevo voglia di andare nella pratica, nel concreto" ha raccontato, nel corso di una recente intervista a Repubblica. Contemporaneamente, sta portando avanti una formazione in "counseling a mediazione corporea" per aiutare le persone ad ascoltare il loro corpo e a sviluppare creatività e vitalità attraverso un mix di tecniche vocali, funzionali, meditazione e bioenergetica.

Con suo marito, Pietro Foresti, ha un figlio di nome Miro.

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