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Monza, si fa sempre più tortuosa la strada per diventare smart

Con un punteggio di 58,3 Monza si colloca alla 21esima posizione (su 116) delle città più smart d'Italia, scendendo di ben 11 posizioni rispetto allo scorso anno, quando era decima

Monza fa dei passi indietro nel percorso per diventare smart. Ad affermarlo la società di consulenza Between nell’edizione 2014 del rapporto “Smart City Index”, uno strumento che misura il livello di “Smartness” delle città italiane. Con un punteggio di 58,3 Monza si colloca alla 21esima posizione, scendendo di ben 11 posizioni rispetto allo scorso anno quando era decima.
 

Il progetto, come nella precedente edizione, ha classificato 116 Capoluoghi italiani “primari” (individuati dall’ISTAT), analizzati in materia di servizi digitali e sviluppo sostenibile utilizzando oltre 150 indicatori e 9 aree tematiche: BroadBand, reti wi-fi, fibra ottica e servizi Mobile; Smart Health, sanità elettronica, multimediale e servizi web; Smart Education, scuola digitale e servizi multimediali; Smart Mobility, nel trasporto pubblico e privato; Smart Government, pagamenti elettronici, open data e servizi online; Mobilità Alternativa, auto elettriche, car sharing e car pooling, piste ciclabili; Efficienza Energetica, smart building e smart lighting; Risorse Naturali, gestione rifiuti, qualità dell’aria e risparmio idrico; Energie Rinnovabili, fotovoltaico, idroelettrico ed eolico.“ A queste, nell’edizione 2014 si sono aggiunte tre nuove aree tematiche: cultura e turismo, sicurezza urbana e giustizia digitale.
 

Terza nella sua Regione, i punti di forza di Monza sono: Broadband, Smart Health, Smart Mobility, Smart Government, Smart Security, Smart Justice, Mobilità Alternativa, Risorse Naturali.
 

A livello nazionale, le prime posizioni in classifica sono occupate anche nel 2014 da città metropolitane: Bologna, Torino e Milano occupano il podio, con Roma Firenze e Genova comunque nei primi dieci posti. Le aree metropolitane del Centro-Nord sono tutte nella prima fascia, mentre Bari si conferma come la prima città del sud, non solo tra le metropoli. Venezia e Napoli compaiono anch’esse nella prima fascia, a ridosso della quale troviamo Catania, Cagliari e Palermo. Messina e Reggio Calabria compaiono anche nel 2014 nelle parti basse del ranking.
 

Insomma prosegue il percorso, anche se ancora lento e disomogeneo, del nostro Paese nella costruzione di città intelligenti.

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