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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

A tre giorni dalla gara contro il Lecco parla Pacitto, DS del Seregno: "Non dobbiamo guardarci indietro"

Il Seregno negli ultimi 180' della stagione dovrà provare a vincere per restare in Serie C

A tre giorni di distanza dalla trasferta a Lecco, con Luca Pacitto, direttore sportivo del Seregno, abbiamo fatto il punto della situazione in casa azzurra.

- Direttore, mancano 180’ alla fine del campionato. Come occorre affrontare i due impegni ancora in calendario?

«Non dobbiamo guardarci indietro, ma pensare soltanto alle due partite che ci attendono. Il nostro obiettivo è cercare il miglior posizionamento possibile in chiave playout. Guardando la classifica, credo che siano coinvolte nella corsa alla salvezza una decina di squadre, quelle dal Fiorenzuola, che ha 43 punti, alla Giana Erminio ed al Legnago Salus, che invece ne hanno 30. Dico anche il Fiorenzuola, che pure sta evidentemente meglio delle altre, perché il Trento, che è a quota 38, lo potrebbe ancora superare e così anche gli emiliani potrebbero essere costretti a giocarsi la permanenza nella categoria nella post season».

- Siete attesi da due avversari competitivi. Questo quanto vi preoccupa?

«Lecco e Piacenza, che dobbiamo affrontare nell’ordine, sono avversari di alto livello ed in buona condizione. Noi però dobbiamo avere la testa libera e pensare soltanto a dare il massimo, senza timori reverenziali. Con il Lecco, poi, sappiamo che si tratta di una sfida dalla tradizione antica, alla quale le due tifoserie tengono parecchio. L’apporto dei tifosi e della città, in questa fase, per noi è fondamentale. Domenica scorsa ci ha fatto molto piacere vedere in tribuna il sindaco Alberto Rossi, con l’assessore William Viganò ed il consigliere comunale Samuele Tagliabue. Questo testimonia la sua vicinanza a noi, che è anche la vicinanza di tutta la comunità di Seregno. Perciò, non possiamo che essergli grati».

- L’ambiente sta vivendo con serenità questo momento?

«Abbiamo conquistato 23 punti nel girone di andata, per cui nessuno immaginava di dover ancora inseguire la salvezza oggi. Ma questo è il calcio. Al di là delle difficoltà con cui abbiamo fatto i conti, la squadra è tranquilla, anche grazie alla vicinanza della proprietà, che in questi mesi non ha lesinato sforzi dal punto di vista economico. Speriamo di poter ripagare chi trepida per noi come merita».

- Quale giocatore, secondo il suo parere di persona che vive giornalmente con il gruppo, potrebbe essere decisivo per tagliare il traguardo?

«In questo momento della stagione, a fare la differenza è la voglia di rimanere in categoria. E su questo punto mi aspetto dai giocatori più esperti un segnale, affinché facciano vedere che possono ancora giocare in serie C. Invece ai più giovani chiedo che facciano emergere la voglia di mettersi in luce, dimostrando a loro volta che possono calcare i campi della Lega Pro. Perché salvarsi in Lega Pro in alcune società è come vincere un campionato con altre».

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