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Monza calcio, deserta anche la seconda asta

Resta solo la terza asta, venerdì alle 11, per salvare il club. Ma i debiti, più di due milioni di euro, spaventano i potenziali acquirenti

Secondo buco nell’acqua. Altro passo verso il baratro. 

Anche alla seconda asta per la vendita del Monza calcio, svoltasi mercoledì pomeriggio alle 15,30 presso il Tribunale di Monza, non si è presentato nessun potenziale acquirente. 

Il prezzo base era di euro 468.000,00 con rilancio minimo di euro 20.000,00.

La prossima, la terza ed ultima asta si terrà venerdì 19 giugno alle ore 11,00 con prezzo base di euro 351.000,00, sempre con rilancio minimo di euro 20.000,00.

Sarà l’ultima occasione per evitare di scrivere la parola fine su una storia ultracentenaria. In caso di salvataggio, però, il nuovo proprietario per salvare il titolo sportivo dovrà farsi carico anche dei debiti. 

Debiti che, nonostante il sacrificio di mister Fulvio Pea, che ha accettato la rescissione, superano abbondantemente i due milioni. 

Nel dettaglio, 1.768.921,51 di euro sono gli ingaggi che la potenziale nuova società dovrà versare a tesserati ed ex tesserati;  420.762,23 euro sono i contributi previdenziali che il presidente dovrà corrispondere;  170.370,13 euro di contributi Inail e  12.423,44 di indennità di fine carriera. 

Il libro dei debiti, conti alla mano, dice 2.372.477,31. Forse troppi per sperare di attirare qualcuno. 

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