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Monza, niente da fare contro la muraglia del Venezia. Al 'Brianteo' termina 0 a 0

Nonostante gli sforzi fatti nell'arco dei novanta minuti la squadra di Antonino Asta non è riuscita a battere la squadra di Sottili

MONZA - Ancora tutto da decidere per Monza e Venezia: la prima sfida della finale play-off al ‘ Brianteo’ è terminata  zero a zero. La  rete che avrebbe consentito di presentarsi al ritorno con due risultati su tre a disposizione  non è arrivata, e adesso la promozione in Prima Divisione si gioca in Laguna. Anzi, a Portogruaro dati i "problemi di stadio" del club veneto. 

Pubblico delle grandi occasioni a Monza: 3.087 paganti per un incasso di circa 40mila euro rendono questa sfida una delle più partecipate dal pubblico brianzolo. Una piazza che sta ritrovando l'amore per il proprio club, sull'onda dell'entusiasmo per l'addio di Seedorf e l'arrivo del nuovo presidente Anthony Armstrong Emery. 

Il Venezia era arrivato in Brianza per lo zero a zero: missione compiuta, al termine di una gara giocata con esperienza  durante la quale non ha rischiato quasi nulla. 

Neanche il Monza, per la verità, ha sfigurato:   ha fatto la partita come da copione, ma  ha il demerito di non essere riuscito a tramutare in gol il dominio espresso sul campo.  Nel primo tempo il Venezia si è difeso con ordine, respingendo gli assalti biancorossi e cercando di colpire in contropiede soprattutto sulla fascia sinistra: nelle ripartenze la squadra di Stefano Sottili può far male, e lo dimostra al 23' con una mezza girata di D'Apollonia finita fuori. Dopo, ricomincia il dominio del Monza.  

Nel secondo tempo le squadre rischiano qualcosa di più: il Venezia sembra più propositivo, e lascia qualche spazio che il Monza cerca di sfruttare. Gasbarroni cerca uno dei soliti lampi, riuscendo però solo in un tiro a giro che è uscito poco sopra  l'incrocio dei pali (20'). 

Finale movimentato, ma la palla non vuole saperne di entrare. Il brivido arrivo dopo 5' di recupero: su cross di Gasbarroni, Ravasi da due passi manda fuori un pallone infuocato: se fosse entrato, al ritorno sarebbe stata un'altra storia. 

Nel dopopartita, la delusione di mister Asta: "La squadra ha fatto bene, ha dominato, mentre loro si difendevano in dieci dietro la linea della palla. Ma  quest'anno ci sono stati due campionati: uno l'abbiamo vinto (senza penalizzazione il Monza sarebbe stato primo, ndr), l'altro ce lo giochiamo domenica. Settimana prossima? Andremo lì per vincere, senza snaturare il nostro gioco".  

Soddisfatto, e come potrebbe essere altrimenti, Stefano Sottili, mister dei veneti: "Ho visto grande equlibrio in campo, quando ci sono 5-6 giocatori stremati a fine partita significa che i ragazzi hanno dato tutto. Il Monza ha buone individualità,  e del resto se ti puntano Gasbarroni, Vita o Finotto è difficile contenerli senza raddoppiare o sfruttare un errore. Comunque, ho visto due squadre che si sono affrontate a viso aperto soprattutto nel finale. Ma il Monza fa paura".  

Modestia d'ordinanza a parte, dal  tono si intravede soddisfazione per come sono andate le cose in Brianza: sta ora ai ragazzi di Asta ribaltare la situazione e tornare ancora una volta vincitori dal Nordest

MONZA (4-3-3) Castelli; Franchino, Franchini, Polenghi (86' Giorgi), Anghileri; Puccio, Valagussa, Vita; Gasbarroni, De Cenco (88' Laraia). Finotto (76' Ravasi). (Pazzagli, Bugno, Morao, Nitride). All. Asta
VENEZIA (4-3-1-2) Zandrini; Cabeccia, Miale, Masi, Bertolucci; Cenetti (83' A. Marconi), Carloto, Maracchi; Margarita (57' Lauria); Godeas, D'Appolonia(75' M. Marconi). (Menegon, Campagna, Jefferson, Princivalli). All. Sottili

ARBITRO Saia di Palermo (Tolfo-Cecconi, quarto uomo Aureliano).


NOTE: giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni, spettatori 3.087
Ammoniti Godeas, Cenetti, D'Appolonia (V), Anghileri (M).
Calci d'angolo 5-3, recupero 0'+5'.

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