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Scherma: morto Edoardo Mangiarotti, l'italiano più vincente alle Olimpiadi

Il più grande sportivo italiano di tutti i tempi si è spento nella giornata di venerdì. Nessuno italiano ha vinto come lui ai Giochi Olimpici, con 6 medaglie d'oro ottenute tra il 1936 e il 1960. Lunedì si dovrebbero svolgere i funerali del "re di spade"

RENATE - Si è spento a 93 anni Edoardo Mangiarotti. Il più grande schermidore della storia, nonchè uno dei più grandi del mondo dello sport in generale, è morto nella giornata di ieri a Milano nella sua casa di Viale Solferino.
Nato a Renate nel 1919, Mangiarotti è un figlio d'arte: Giuseppe, suo padre, è stato schermidore ai Giochi di Londra del 1908. Così Edoardo, già da giovanissimo, cresce sulle pedane della scherma fino a diventare il più grande di questa disciplina. Partecipa a cinque Olimpiadi tra il 1936 e quelle di Roma del '60, portandosi a casa 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi, diventando il quarto sportivo all-time per medaglie conquistate ai Giochi Olimpici, naturalmente il primo degli italiani. Nei campionati Mondiali i risultati sono ancor più superiori, con 13 ori, 8 argenti e 5 bronzi.
Soprannominato "il re di spade", riesce a dimostrarsi il migliore in assoluto proprio nella specialità della spada, mentre nel fioretto si destreggia molto bene, ma non riesce mai a portarsi a casa un oro individuale. Sia a Melbourne nel 1956 che a Roma è stato alfiere dell'Italia nella cerimona di apertura ai Giochi Olimpici.
Si ritira dopo gli Olimpiadi del 1960, diventando collaboratore della Gazzetta Dello Sport, ed entra nel consiglio federale della Federazione Italiana Scherma e della Federazione Internazionale. Nel 1981 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l'onoreficenza italiana di "Cavaliere di Gran Croce". 
Il Presidente del Coni Gianni Petrucci ha così commentato la scomparsa dello spadacino: "Edoardo Mangiarotti ha rappresentato tutto, è la medaglia d'oro in paradiso. Era l'atleta più rappresentativo del nostro sport, non solo della scherma". Anche Valentina Vezzali, apparsa molto commossa, ha parlato di Mangiarotti: "È stato sempre presente ad ogni Olimpiade e ricordo sempre la passione con cui ci seguiva dalla tribuna ed i suoi abbracci finali. A Londra ci mancherà, ma sarà con noi nel ricordo. Sono sicura che sarà con me anche nel giro di campo con la bandiera in mano".
I funerali si svolgeranno nella giornata di lunedi, per l'ultimo saluto al più grande sportivo italiano di tutti i tempi.

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