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Furti in aziende in Brianza e inseguimento: dal furgone lanciano trapani in strada per fuggire

Sei persone sono state fermate grazie a un'indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Monza

Quattro furti in meno di quattro ore e poi la disperata - tanto inutile - fuga lungo la tangenziale Est fino a Milano, lanciando dal furgone trapani e arnesi contro le auto delle forze dell'ordine per guadagnare qualche prezioso istante di vantaggio. Sono sei le persone fermate in seguito a un'operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Monza e Brianza, accusate a vario titolo di concorso in furti aggravati in danno di aziende e resistenza a pubblico ufficiale. 

Quattro furti in poche ore

Tra le ventuno e mezzanotte e mezza della serata di mercoledì 1 luglio sono stati quattro i furti che la banda - composta da uomini originari dell'Est Europa residenti in campi nomadi milanesi - avrebbe commesso tra Cesano Maderno, Seveso e Nova Milanese ai danni di aziende attive nel settore della meccanica di precisione e nell'arredamento. Sempre la stessa la tacnica: la banda arrivava a bordo di un furgoncino bianco con targa coperta e utilizzando un muletto o mezzi presenti nei depositi si apriva un varco nel capannone riuscendo a portare via arnesi, attrezzi e computer per una refurtiva del valore di circa 30mila euro.

Subito dopo i quattro colpi sulle tracce della banda si sono messi i carabinieri del comando provinciale di Monza e gli uomini della compagnia di Vimercate che hanno intercettato il mezzo in fuga lungo la tangenziale Nord e poi sulla Est dove è scattato un inseguimento che è proseguito fino a Milano, a ridosso del campo nomadi di via Bonfardini.

L'inseguimento sulla tangenziale e i trapani in strada

Il tempestivo intervento di pattuglie in servizio di controllo del territorio dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Stradale di Arcore ha permesso di mettere in fuga i memebri della banda - padre e due figli e altri tre complici, tutti connazionali - che sono stati inseguiti per oltre venti chilometri. Durante la corsa i sei, per tentare di distanziare le forze dell'ordine, hanno lanciato dal furgoncino in corsa arnesi e trapani che sono finiti in strada, rendendo difficoltosa la guida anche ai numerosi automobilisti in transito.

L'inseguimento poi è terminato a ridosso del campo rom di via Bonfadini a Milano dove la banda ha fatto perdere le proprie tracce allontanandosi a piedi e abbandonando la refurtiva e il furgone utilizzato. Grazie alle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza delle aziende è stato possibile identificare alcuni componenti della banda, già noti ai militari operanti per precedenti specifici e, successivamente, di riconoscerne altri e stabilire la comune matrice dei quattro furti del 1 luglio. I sei sono stati colpiti da fermo di indiziato di delitto e la misura è stata recentemente convalidata.

Maxi intervento con 80 carabinieri 

Sono stati ottanta i carabinieri impiegati in contemporanea per l'esecuzione dei fermi: il blitz è scattato nel parcheggio davanti al centro sportivo “Saini” e nei pressi dell’ortomercato meneghino in diversi camper dove i membri della banda sono soliti vivere con i propri nuclei familiari spostandosi frequentemente. All’atto della notifica dei provvedimenti restrittivi uno dei soggetti destinatari del fermo è risultato destinatario anche di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo dovendo espiare una pena detentiva di 2 anni 2 mesi e 6 giorni per due furti avvenuti nel dicembre 2016 a Milano e nel luglio 2017 a Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo.

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