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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Alla villa reale di Monza al via l'esposizione di Maria Micozzi 'Le donne di Dante - la via del cambiamento'

Dopo 15 mesi di chiusura della Reggia, apre domani sabato 3 luglio la prima personale: fino al 19 settembre in rassegna 30 dipinti su lenzuola con le figure femminili più significative della Divina Commedia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

Dopo 15 mesi di chiusura della Villa Reale di Monza, sarà l’esposizione della pittrice, scultrice e scenografa, Maria Micozzi, ‘Le donne di Dante – La via del cambiamento’, in occasione del settecentenario della morte del poeta fiorentino, la prima mostra a essere ospitata alla Reggia. Già presentata in anteprima digitale il primo maggio scorso, prenderà il via domani sabato 3 luglio e sarà aperta al pubblico - su prenotazione con il biglietto della visita alla Villa - tutti i sabati e le domeniche dalle 10.30 al1e 18.30, fino al 19 settembre. Visite infrasettimanali con l'artista saranno inoltre possibili, nei mesi di giugno e settembre, su appuntamento, scrivendo alla mail galimberti@mariamicozzi.it. Le trenta opere in rassegna, con alcune delle figure femminili più importanti della Divina Commedia, sono grandi dipinti in tecnica acrilica su tela libera non intelaiata, ricavata da lenzuola, di Covid memoria. I tratti sono rapidi e i colori dal bianco e nero ai rossi accesi. Cleopatra, Medea, Francesca da Rimini, Eva, Beatrice, Santa Lucia sono lì a richiamare l’attualità dell’insegnamento dantesco: l’importanza di capire l’errore per giungere alla “redenzione” del cambiamento. I lavori, che sono sia messi parete sia a tappeto o risultano installazioni, sono esposti al secondo piano nobile della Villa e non più al Belvedere, dove si era svolta la presentazione digitale il primo maggio. L’Inferno dantesco – traduce in pittura l’artista milanese d’adozione, Micozzi - è “eternità senza mutamento” poiché “nel male non c’è vita che possa mutare”. Nel ,Purgatorio il viaggio dantesco procede con la “bramosia della redenzione” e una sorte di dolore, perché “la carne e la mente sentono ancora l’errore che hanno accolto”. Mentre nel Paradiso il viaggio entra nella perfezione dell’interezza e vede “le differenze vivere dell’amore”. Ecco, le donne raffigurate in rassegna - donne del mito e della letteratura come la regina di Cartagine Didone, la tessitrice Aracne, la prostituta Taide, o della storia come Aspasia, la concubina di Pericle - sono lì a portare il senso e le angosce di una cultura millenaria divisiva, forgiata dal patriarcato, che chiede di essere cambiata, e che siano riscoperte le relazioni fra le differenze, l’incontro tra uomo e donna, tra umanità e natura. “Conoscere l'errore - afferma l’artista - libera, socraticamente, dai tormenti della colpa. Così dalla conoscenza dell’errore, dal travaglio del pentimento, dallo struggimento dell’attesa nasce il viaggio di Dante. Così il viaggio di ognuno. E il cambiamento di un'intera cultura”. L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e il Parco di Monza, con i patrocini del Comune di Monza, I Parchi letterari, il Parco letterario Regina Margherita e il Parco Valle del Lambro. La rassegna è promossa dalla Casa della Poesia di Monza e dalla sua presidentessa Antonetta Carrabs. Nell’ambito della rassegna “Mirabello Cultura 2021”. Per informazioni: la mail della galleria VSArte info@vsarte.it, e i siti www.reggiadimonza.it e www.mariamicozzi.it . Carla Galimberti tel 340.9738452 Milano, 2 luglio 2021

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