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Villa Tittoni Traversi polo culturale della città di Desio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

Alle forze politiche, agli istituti e alle associazioni culturali di Desio

Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale arriva il momento della discussione e preparazione dei programmi. Con questa lettera aperta CittadinanzAttivaVillaTittoni vuole contribuire in merito alla adeguata valorizzazione, all’uso e alla destinazione del complesso monumentale di Villa Tittoni Traversi, il bene culturale più importante della città. Riteniamo che l’impegno, lo studio e le riflessioni profuse in questi anni di “uso improprio” di Villa Tittoni come bene culturale ce ne diano titolo e ce ne rendano obbligo.

La realizzazione dell’auditorium nell’ala ovest di Villa Tittoni completa il recupero strutturale del nostro bene culturale più importante, aggiungendo un’altra funzione culturale a quella della biblioteca, delle sale nobili, del corpo centrale della villa, della collezione Scalvini, del suo giardino storico. La realizzazione dell’auditorium diventa in modo naturale l’occasione per rilanciare sul piano culturale Villa Tittoni e il suo giardino, promuovendone efficacemente la vocazione “polo culturale” della città, in cui si integrano diversi aspetti, funzioni e strutture. Un’occasione da non perdere, a condizione di rispettarne storia, valore e contesto a vocazione squisitamente culturale, che non può essere di intrattenimento, che abbia l’ambizione di contribuire alla crescita formativa e civile della propria comunità, fornendo spazi e occasioni di proposta e fruizione culturale a 360 gradi, plurali per soggettività, contenuti e linguaggi espressivi. Un’occasione da non perdere per le politiche pubbliche, a fronte delle numerose ragioni di allarme che alcuni dati espongono, come l’incremento dell’analfabetismo funzionale, l’inadeguatezza linguistica, le discrasie cognitive, la perdita di senso critico e estetico … Come non avvertire un senso di allarme quando, già nel 2011, “…. il 71% degli italiani era sotto il livello minimo di lettura e comprensione di un testo di media difficoltà scritto nella nostra lingua...” (Tullio De Mauro)? Si tratta di una vera emergenza, un bisogno primario per lo sviluppo e la crescita di una comunità, da tutti i punti di vista, culturale, sociale, civile, economico…: l’accesso all’informazione e alla conoscenza, alle arti e alla scienza, la comprensione concettuale, lo scambio e il dibattito sono beni indispensabili per la costruzione di una comunità dignitosa, aperta, positiva, civile e democratica. Per farlo è necessario chiamare a raccolta le diverse e plurali energie culturali della città, coinvolgerle nell’azione di rilancio, di progettazione, nella costruzione, gestione e attuazione del suo palinsesto, nell’animazione della sua vita quotidiana, anche nei suoi oneri, studiando forme di partecipazione che garantiscano le finalità pubbliche. Pensiamo alle associazioni e istituzioni culturali cittadine, come la scuola civica di musica, i gruppi di teatro (Arden, teatro del corvo, ecc.), la casa della musica, il circolo fotografico, la famiglia artistica desiana, gli amici del museo Scalvini, ecc. gli operatori culturali, perché Villa Tittoni/polo culturale sia per tutti un’occasione di impegno pubblico e un luogo di espressione della loro capacità di sollecitare e stimolare culturalmente la loro comunità. Alcune di queste associazioni potrebbero anche avere sede nella villa, purché attive e in grado di offrire opportunità pubbliche alla collettività. Non va dimenticato il tema dell’integrazione culturale dei cittadini provenienti da altri paesi e culture, e delle occasioni che una attività ed un ambiente di questo tipo può suscitare e promuovere in tema di informazione, integrazione, conoscenza, scambio: la ricerca, faticosa ma indispensabile, di una possibile coesione sociale tutta da costruire, passa attraverso la costruzione di opportunità di incontro e scambio culturale. Ulteriore funzione è quella di ospitare iniziative e occasioni di informazione, dialogo e confronto sulle iniziative, i progetti e le politiche di interesse pubblico, per offrire conoscenza, stimolare partecipazione, cittadinanza attiva e propositiva. In questo quadro complessivo va rilanciato e potenziato il ruolo della Biblioteca Civica. Da troppo tempo trascurata, come del resto è evidente anche solo per aspetti come la manutenzione dell’edificio, degli infissi, la pulizia ecc, la Biblioteca necessita di interventi ormai improrogabili e di investimenti di riqualificazione, di un potenziamento complessivo delle risorse finanziarie e di organico, finalizzato ad un coinvolgimento pieno nella vita di Villa Tittoni/polo culturale integrato, come interlocutore e protagonista indispensabile, nel pieno rispetto della specificità delle sue funzioni fondative . Conferenze a tema, presentazione di libri, mostre e esposizioni, convegni, arti visive, animazione culturale, cinema, teatro, concerti, spettacoli, attività polivalenti che interagiscono in spazi polivalenti e integrati tra loro. E quando si tratta di spettacoli, siano prevalentemente spettacoli, non “trattenimenti” per l’evasione e il disimpegno. A Villa Tittoni/polo culturale, per la sua peculiarità e vocazione, si confanno infatti manifestazioni e spettacoli finalizzati all’ascolto, alla conoscenza, all’attenzione, all’osservazione, alla curiosità, all’arte e alla cultura. Le attività e le proposte devono essere pensate per un pubblico diversificato, valorizzando i contributi di tutti i soggetti interessati all’approfondimento di tutti gli innumerevoli campi della conoscenza e del sapere, della crescita culturale e civile, diversificando le proposte per tutte le fasce d’età, i diversi settori. Particolare attenzione va data al mondo giovanile, che necessita di stimoli e sollecitazioni culturali, e al mondo della scuola, che devono trovare nel sistema Villa Tittoni/polo culturale un luogo e uno strumento di servizio alle loro esigenze formative, di conoscenza e di crescita culturale. Si può attivare il coinvolgimento: - delle scuole di ogni ordine e grado, per raccoglierne bisogni e desideri, - un forum delle associazioni culturali, civili, sportive, ambientaliste locali per la creazione di un calendario diversificato con proposte mirate e diversificate. Quanto espresso finora vale per l’intero complesso di Villa Tittoni, comprensivo del suo giardino/parco, sia per quanto riguarda la governance, la partecipazione e il coinvolgimento delle realtà culturali desiane, sia per quanto riguarda la tipologia di manifestazioni e spettacoli. Teatro, cinema, musica da ascolto, organizzati per rassegne, con un filo conduttore, espressioni di una proposta culturale stimolante, organizzati in uno spazio strutturato per la visione e l’ascolto. Iniziative per lo spettacolo di carattere veramente temporaneo per un numero di pubblico adeguato al luogo, rispettoso del bene culturale e del contesto residenziale, e quindi naturalmente delle leggi. Altri sono i luoghi della città più adatti a contenere i “trattenimenti” e la “movida”, sempre nel rispetto delle leggi. Luoghi come l’area feste nei pressi del palasport, più in grado di gestire l’afflusso di migliaia di persone e centinaia di auto, di stemperare il disagio che alti numeri e rumorosità comportano in una zona centrale residenziale, stressando il quartiere e il bene culturale stesso, in violazione delle normative. Non ha senso infatti che le sale nobili della villa, per quasi 4 mesi, si riducano a corridoio di ingresso di migliaia di persone, la villa a quinta della movida, lo spettacolo a semplice trattenimento finalizzato al consumo di birra, il parco a bistrot, che si intasi il centro storico, procurando disagi e danni alla salute dei residenti, che si monopolizzino per quasi quattro mesi i tempi, gli spazi e l’identità stessa della villa, degradata così a scenario di un locale di intrattenimento per un’unica tipologia di proposta e di fascia d’età. La villa del Piermarini ha un ruolo importante nella nostra città, un suo patrimonio da rispettare e promuovere, da non degradare. Animarla come un polo culturale, valorizzarla per la sua vera natura e vocazione, conferisce valore alla città di Desio, rende la villa parte integrante dell’identità e del prestigio stessi della nostra cittadina, un luogo e un bene culturale in cui i suoi abitanti possano rappresentarsi. La realizzazione dell’auditorium può davvero essere l’occasione per realizzare e portare a compimento questo progetto di Villa Tittoni/polo culturale integrato e polivalente in cui riconoscersi, e a cui partecipare, in questo modo autentico “bene comune” di tutta la città.

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