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A Monza sale la povertà: il 6% dei cittadini non è economicamente autosufficiente

L'analisi è stata stilata dagli uffici per i Servizi sociali

A Monza cresce la povertà. Secondo i dati emersi dall'analisi condotta dagli uffici per i Servizi sociali, sotto la guida dell'assessore al Welfare e alla salute Egidio Riva, in città ben il 6% dei cittadini è risultato essere non autosufficiente economicamente. In gergo: tanti monzesi non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.

Un dato preoccupante, riportato anche dal primo cittadino Paolo Pilotto nel corso di una conferenza stampa in sala giunta, che ha poi posto l'accento sulla necessità di una sinergia sempre più forte fra il comune, le realtà del terzo settore e i privati per rispondere meglio alle esigenze delle persone bisognose: "Le realtà dei cittadini sono diverse, e il problema non è solo quello degli homeless. Sempre più spesso c'è chi una casa ce l'ha ma poi non può permettersi di fare la spesa e pagare le bollette. Una buona sinergia fra il comune, le realtà del terzo settore e i privati è dunque indispensabile perché anche fare del bene a volte può risultare piuttosto difficile"

"Da una parte infatti c'è l'amministrazione - ha proseguito il sindaco - che deve badare alla sostenibilità dei bilanci e che da sola non potrebbe certo provvedere per intero alle necessità delle tante persone bisognose, dall'altra ci sono tutte le altre realtà e i privati che si impegnano per sostenere chi ha bisogno e che spesso si trovano di frontec ai problemi legati alla burocrazia. Lavorare insieme è dunque indispensabile per raggiungere gli obiettivi. E una città come Monza non chiude gli occhi davanti ai problemi, ma si impegna per risolverli". Proprio a Monza la rete della solidarietà è vastissima e comprende oltre alla Caritas, alle San Vincenzo, alle due mense per i poveri (in via Raiberti e al santuario delle Grazie) e al dormitorio anche decine di altre associazioni benefiche e migliaia di generosi privati benefattori.

Un'attenzione alla fragilità (in questo caso ancora più seria) che nelle scorse settimane ha portato il comune di Monza a decidere di non chiudere il 14 aprile il servizio dello Spazio Freddo di via Borgazzi. Il dormitorio comunale di via Borgazzi continuerà a garantire apertura e accoglienza fino alla fine dell'anno senza lo stop nella stagione primaverile ed estiva, garantendo alle persone senza fissa dimora la cena, la colazione, il pernottamento, la doccia quotidiana e il cambio della biancheria, ma anche e soprattutto la possibilità di rimettersi in gioco. 

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