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Eccellenza brianzola

È in Brianza una delle pizzerie nella top ten dei locali più amati in Italia: seconda su 20 mila ristoranti

L'importante riconoscimento conquistato da PizzAut che ha scalato la classifica di The Fork (anche grazie ai suoi meravigliosi clienti)

Alle grandi emozioni, ormai, è abituato. La concretizzazione di un sogno che alcuni possibili finanziatori lo avevano definito la "pazzia di un padre che non si arrende alla disabilità di un figlio"; l'apertura di due locali; l'incontro con Papa Francesco; l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il taglio del nastro del locale di Monza lo scorso 2 aprile. 

Ed oggi un'altra importante soddisfazione: essere entrato nella Top 10 dei locali più apprezzati d'Italia. Un (ennesimo) importante riconoscimento quello conseguito da PizzAut, la prima pizzeria gestita da persone autistiche. Ad annunciare l'importante risultato è lo stesso Nico Acampora, il "papà" di Leo (ragazzo autistico) e di PizzAut. 

The Fork ha stilato la classifica dei 100 ristoranti più apprezzati in Italia su gli oltre 20.000 ristoranti che segue: PizzAut è al secondo posto su oltre 20 mila ristoranti in Italia, superando ristoranti famosissimi, stellati e rinomati. "La classifica è fatta attraverso le recensioni dei clienti...e quindi un grazie gigante a tutti voi che venite a mangiare la 'pizza più buona della galassia conosciuta (come i suoi ragazzi amano deinire la pizza di PizzAut,ndr) - ha commentato Acampora, ancora incredulo di fronte a questo straordinario risultato -. Secondi su 20 mila  è un risultato straordinario, soprattutto per un ristorante che non dovrebbe esistere, 'perché Acampora lei è il solito padre frustrato che si inventa progetti irrealizzabili'".

Ma qual è il segreto di questo successo? Per Acampora la risposta è semplice: "Il merito è tutto dei meravigliosi professionisti Aut che vi lavorano. Camerieri, pizzaioli, cuochi e barman che hanno imparato un mestiere e lo hanno imparato bene. Sono Orgoglioso e fiero di aver costruito per i miei ragazzi un futuro diverso da quello a cui il destino sembrava averli obbligati. Grazie ai ragazzi di PizzAut, grazie ai volontari, ai miei collaboratori. Grazie a tutti i genitori che si impegnano quotidianamente: Enrico, Giulio, Stefania, Marzia, Giancarlo, Antonella e tutti quelli che non scrivo solo per questioni di spazio". E oggi guardando indietro, a quel 2017 quando Acampora ha iniziato a cullare quel sogno, sorride pensando a chi lo additava come un frustrato. Anzi oggi Nico Acampora è "felice di essere frustrato". 

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