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La toponomastica monzese è "maschilista": solo 24 (su 746) le vie intitolate alle donne

L'impegno delle donne dem a incrementare il numero della strade della città intitolate alle donne

A livello di toponomastica Monza (ma non solo) è una città maschilista. Così emerge dal sito Internet Toponomastica femminile che mappa il numero delle strade, piazze e vie che nelle diverse città italiane sono intitolate alle donne. Monza – in linea  con il resto d’Italia – non brilla per “parità di genere".  A Monza, secondo i dati presenti sul sito, sono 24 le vie intitolate alle donne. Accanto a quelle delle sante (Sant’Anastasia, Santa Caterina, Santa Lucia, Santa Maddalena, Santa Margherita), ci sono anche quelle intitolate a donne di cultura (Ada Negri, Grazia Deledda, Rina Tonoli e da pochi mesi anche Aurelia Josz) e di importanti figure storiche (come Anita Garibaldi, Teodolinda, e la Regina Margherita).

Ma si può fare molto di più. Come hanno ricordato le consigliere comunali dem Giulia Bonetti e Sarah Brizzolara che durante la conferenza stampa indetta per la presentazione degli eventi per l’8 marzo hanno affrontato anche questo tema: la parità di genere, anche nell’elenco delle vie presenti in città. “In tema di toponomastica a Monza c’è una grande disparità - ha commentato Bonetti -. Non solo nella nostra città. Certo, di quelle oltre 700 vie molte sono intitolate a ricorrenze storiche, città, fiumi e monti. Ma resta sempre il numero piccolo di 24 vie intitolate a donne. Cercheremo di portare un equilibrio”.

Nel frattempo è stata intitolata una via a Aurelia Josz: la via che da viale Cavriga conduce alla Scuola di Agraria. Una intitolazione non certo a caso. Aurelia Josz (nata a Firenze nel nel 1869 e morta nei campi di concentramento di Auschwitz nel 1944) è stata un’educatrice, una scrittrice ed è stata la fondatrice della prima Scuola di Agraria femminile in Italia. Il padre era di origine ungherese, mentre la mamma di Ferrara. Aurelia faceva la maestra elementare prima a Firenze e poi a Milano dove ideò  nuove metodologie didattiche, per catturare l'attenzione delle sue alunne. Le lezioni si svolgevano utilizzando il teatro e materiali cartacei innovativi e con le sue allieve creò un museo geografico e antropogeografico e, con un occhio ai suoi nuovi metodi didattici, pubblicò manuali scolastici. 

Nel frattempo la consigliera Brizzolara ha anche presentato una mozione per intitolare la piazza della stazione di Monza, che ad oggi non ha un nome, alle madri costituenti, a quelle donne che hanno partecipato alla stesura della Costituzione italiana. “In vista di questo 8 marzo, vogliamo ristabilire un principio di ruolo e di peso delle donne. Non solo rivendicare diritti, e men che meno celebrare una festa, magari tutta di stampo commerciale. Vogliamo costruire una politica diversa , che sia più attenta alle donne e alla cultura della differenza, che dia spazio a talenti di cui spesso è ostacolata la crescita, perché questo giova alla società, tutta”, hanno ricordato le consigliere comunali durante la conferenza stampa.

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