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Violenza sulle donne

Almeno una violenza sulle donne al giorno, i numeri di Monza

I dati relativi al fenomeno forniti dal comando provinciale dei carabinieri. Come riconoscere la violenza e chiedere aiuto

Un intervento per casi di violenza sulle donne al giorno. Ogni giorno. Questa la fotografia del fenomeno a Monza e Brianza emersa dai dati forniti dal comando provinciale dei carabinieri di Monza e Brianza, in occasione della 23esima giornata internazionale contro la violenza sulle donne. 

"La mole di interventi dei carabinieri raccontano che le richieste d’aiuto, le segnalazioni, gli episodi di violenza domestica sono quotidiani. I numeri che in un anno (25 novembre 2021 – 25 novembre 2022) può raccontare l’Arma in provincia di Monza e della Brianza sono impressionanti" spiegano dal comando provinciale di via Volturno da dove quest'anno è stata promossa anche una iniziativa di sensibilizzazione al fianco delle vittime in collaborazione con l'Anc di Monza e i 55 comuni della Brianza.

Una violenza ogni giorno

In un anno (dal 25 novembre 2021 al 25 novembre 2022) a Monza e in Brianza i carabinieri hanno gestito 397 codici rossi con 317 uomini denunciati, effettuto 12 arrestati in flagranza di reato e 45 esecuzioni di misure cautelari. Nel 2022 sono stati 108 gli atti persecutori denunciati, 177 i maltrattamenti in famiglia, 58 la violenze sessuali e un femminicidio.

In Italia invece, nel corso del 221, si sono registrati 18.637 atti persecutori e il 74% delle vittime è stata una donna. Sono state 5.257 le violenze sessuali e il 92% di chi le ha subite ancora una volta era una donna. Oltre ventitremila i casi di maltrattamenti e 118 femminicidi. Nel carcere di Monza su oltre seicento detenuti circa una cinquantina sono persone recluse per condanne relative a maltrattamenti. E a tratteggiare una mappa della diffusione del fenomeno in Brianza sono anche i numeri delle denunce o dei procedimenti penali avviati dalla procura di Monza. Nel 2022, secondo i dati diffusi dal comando provinciale di Monza e Brianza, sono stati 437 i reati di genere denunciati, dalle violenze sessuali ai maltrattamenti, compreso lo stalking. E sono quasi quattrocento (374) i provvedimenti emessi, dalla denuncia al divieto di avvicinamento o l'allontanamento dalla casa familiare. Numeri in crescita rispetto agli anni passati che, se da un lato rendono necessaria una riflessione, suggeriscono anche una presa di coscienza diversa da parte delle donne che in molti casi riescono a rompere il muro di silenzio e di vergogna di cui si sentono progioniere e chiedono aiuto. Nel 2021 le denunce per maltrattamenti erano state 273, l'anno prima 211. In aumento anche le violenze sessuali che sono passate dalle 33 del 2020 alle 58 del 2022. 

"La risposta repressiva non basta, occorre riconoscere i meccanismi che stanno alla base della violenza e agire contro di essi" ha dichiarato il colonnello Gianfilippo Simoniello, comandante dei carabinieri di Monza in occasione della presentazione della campagna di sensibilizzazione "Non sei sola".  Un manifesto che apparirà in tutti i 55 comuni della Brianza e , spiega ancora il colonnello, "farà alzare lo sguardo e farà riflettere". 

"Dietro quello scatto non c'è solo il carabiniere Erica ma l'impegno di tutti noi che ci facciamo carico delle paure e delle sofferenze delle donne che hanno bisogno di aiuto. In questo sogno - perchè tutti i sogni che si inseguono con determinazione e tenacia non sono più tali - noi carabinieri siamo stati, siamo e saremo dalla parte delle donne" ha concluso. 

Come riconoscere la violenza 

L’Arma dei Carabinieri – #PossiamoAiutarvi – ha da tempo creato sul suo portale un’aggiornatissima area dedicata al Codice Rosso con specifiche sezioni dedicate ai maltrattamenti e gli atti persecutori (oltre che a quelle dedicate specificatamente al revenge porn, alla violenza sessuale, agli atti persecutori e al bullismo e cyberbullismo) nonché un test di autovalutazione elaborati dagli esperti del Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per rilevare i maniera semplice e rapida i segnali del livello di violenza subita. Le sezioni sono intuitive e di facile consultazione e spiegano cosa sono i reati del cosiddetto “codice rosso” e come affrontarli comprendendo tutte le informazioni a tutela della vittima e una serie di suggerimenti e consigli utili. Ecco alcuni di questi.

- non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un partner violento;

- non lasciarti influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;

- non provare sensi di colpa per i figli, ricordati che è meglio vivere con un genitore equilibrato, piuttosto che con una coppia di genitori in conflitto;

- se sei ferita e hai dei lividi vai al Pronto Soccorso di un ospedale ove sono stati predisposti percorsi preferenziali dedicati alle vittime di violenza (c.d. Percorsi per le donne che subiscono violenza) che garantiscono una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne a partire dal triage e fino al loro accompagnamento/orientamento, se consenzienti, ai servizi pubblici e privati dedicati presenti sul territorio di riferimento al fine di elaborare, con le stesse, un progetto personalizzato di sostegno e di ascolto per la fuoriuscita dalla esperienza di violenza subita. Sono coinvolti nel percorso anche le/gli eventuali figlie/i minori della donna, testimoni o vittime di violenza, tenuto conto della normativa riguardante i minori e delle vigenti procedure di presa in carico socio-sanitaria delle persone minorenni.

- in caso di emergenza: chiama il numero di pronto intervento 112 appena possibile;

- in caso di supporto e richiesta informazioni: chiama il 1522 e rivolgiti ad un centro antiviolenza ove potrai ricevere assistenza legale e psicologica.

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