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Pedemontana: ecco perché dalla Banca europea degli investimenti non sono ancora arrivati i fondi

La risposta ricevuta dai comitati che hanno presentato l'istanza. Ma i vertici di Pedemontana sono tranquilli: "Si tratta del normale iter"

Dalla Banca europea degli investimenti per adesso niente fondi per la realizzazione di Pedemontana. Ma dai vertici di Autostrada Pedemontana Lombarda non arrivano parole di preoccupazione. Tutt’altro. “La Bei è uno degli istituti finanziatori delle tratte B2 e C – spiega il direttore di Pedemontana Sabato Fusco a MonzaToday -. La Banca europea degli investimenti è uno degli istituti che fornirà una parte cospicua di finanziamento per la realizzazione dell'opera. Ma è normale che non abbia ancora erogato fondi, fino a quando non verrà approvato il progetto esecutivo e poi l’avvio della realizzazione. Peraltro in merito proprio al progetto della Tratta D Breve ricordo che la Bei è stata e viene tenuta costantemente aggiornata in merito a tutti i nostri passi e azioni. La banca chiede la certezza che gli investimenti siano sostenibili. Noi abbiamo sempre informato e aggiornato la Banca Europea degli Investimenti circa le varie modifiche e la Variante della Tratta D Breve è un’operazione di razionalizzazione necessaria per garantire l’equilibrio al piano finanziario”.

Una risposta quella che arriva dai vertici di Pedemontana dopo l’annuncio nei giorni scorsi da parte delle numerose associazioni, gruppi ambientalisti, comitati e liste civiche della Brianza, che si oppongono al completamento dell’autostrada Pedemontana Lombarda e che avevano avanzato nei mesi scorsi un’istanza alla Bei  per una verifica di compatibilità rispetto ai requisiti per i quali l’organismo europeo ha concesso un prestito pari a 554 milioni per le tratte B2 e C. “Era già stato fatto una prima volta, nel 2021, al fine di chiarire se le nuove politiche della Banca europea degli investimenti, improntate al rispetto dell’ambiente e alla promozione di una finanza compatibile con il raggiungimento degli obiettivi per il contrasto alla crisi climatica fossero state o meno considerate quando venne deciso di accordare il prestito – si legge nella nota ufficiale -. La risposta di un anno fa era stata che le nuove norme non potevano essere applicate alla pratica Pedemontana poiché la stessa era stata aperta prima dell’1 gennaio 2021 quando erano entrati in vigore i nuovi impegni della Bei in materia di azione per il clima e la sostenibilità ambientale”.

Il 12 ottobre le associazioni, i comitati, le liste civiche  e i cittadini contrari alla realizzazione della grande infrastruttura che attraverserà la Brianza avevano presentato un’altra istanza, centrata sulla compatibilità del prestito concesso dopo la modifica del tracciato conseguente alla rinuncia della Tratta D, come previsto nel progetto iniziale e la sua sostituzione con la cosiddetta Tratta D Breve. Nell’istanza veniva inoltre chiesto di conoscere più dettagliatamente le condizioni definite per accordare il prestito.

“Il 23 novembre la Banca europea degli investimenti ci ha risposto chiarendo che non c’era stata alcuna erogazione delle risorse economiche richieste per le tratte B2 e C, tratte comunque legate al progetto complessivo comprendente anche la tratta D, ora stralciata - si legge nella nota ufficiale diffusa dai comitati e dalle associazioni -. Rispetto alle altre informazioni avanzate, Bei ci ha rimandato a quanto definito nel Bilancio 2022 della società Autostrada Pedemontana Lombarda, laddove si evince che Apl, il 22 dicembre 2022, ha richiesto lo slittamento della “Long Stop Date” dal 31 gennaio 2023 al 15 dicembre 2023. La “long Stop Date” è la data dalla quale gli Istituti Finanziatori hanno facoltà di revoca delle linee di finanziamento in assenza del soddisfacimento delle condizioni sospensiv. Poiché le obiezioni da noi sollevate non erano peregrine, visto che il cambiamento del tracciato ha un impatto sull’intero senso dell’infrastruttura e sugli obiettivi di attraversamento Est–Ovest, per le certezze si dovrà ancora attendere”.

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