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Il grande cantiere

Pedemontana: quando partirà il cantiere e quando sarà pronta l'autostrada

Tra pochissimi giorni al via i lavori per la verifica della presenza di eventuali ordigni bellici

I primi interventi di ricognizione inizieranno tra pochi giorni, a dicembre. Poi intorno a febbraio-marzo 2024 arriveranno anche i camion e i mezzi per gli interventi di bonifica delle aree contaminate dalla diossina. La macchina del grande cantiere di Pedemontana si è già messa in moto: è Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda, ad illustrare a MonzaToday le varie tappe che porteranno alla realizzazione delle tratte brianzole della grande autostrada.

Per quanto riguarda la tratta B2 i primi lavori inizieranno tra pochissime settimane. Si inizierà, come in ogni grande cantiere autostradale, con la ricognizione per verificare l’eventuale presenza di residui della Seconda Guerra mondiale e quindi intervenire per la rimozione.  Seguirà poi tra febbraio e marzo la fase di bonifica nei territori di Seveso e Meda dove passerà Pedemontana, aree che erano state interessate dal grave disastro ecologico dell’Icmesa del 10 luglio 1976. E proprio in merito a questo argomento che ha sollevato tante preoccupazioni tra i cittadini e i comitati contro la realizzazione di Pedemontana Fusco rassicura. “Questo argomento è stato affrontato più volte - spiega -. In passato ci sono anche state interrogazioni in consiglio regionale e ulteriori istruttorie di indagine. Abbiamo effettuato oltre 300 sondaggi per individuare dove si trova la diossina. Verranno effettuati scavi a campione di 20, 40 e 60 centimetri fino a quando non troveremo terreno senza diossina. Il terreno prelevato verrà quindi stoccato e poi portato in discarica per il corretto smaltimento”.

Per quanto invece riguarda la Tratta D Breve, quella che attraverserà il Vimercatese, ad oggi non è ancora stato definito il cronoprogramma. La certezza è che l’entrata in servizio dell’autostrada (cioè quando sarà pronta e percorribile) è fissata entro il 2031 con un cantiere che durerà 1.000 giorni. La Tratta D Breve è quella che negli ultimi mesi ha sollevato parecchie polemiche con gli 11 sindaci dei comuni che verranno attraversati da Pedemontana che sono saliti sulle barricate opponendosi alla realizzazione della grande infrastruttura. Il 10 ottobre si è riunita a Roma la Conferenza dei Servizi che entro 60 giorni dovrà dare il via libera alla realizzazione dell’opera già approvata dalla Regione Lombardia. Nel frattempo i comitati contrari alla realizzazione dell’opera hanno presentato un esposto alla Banca Europea degli Investimenti chiedendo se i fondi stanziati dalla BEI per la realizzazione di Pedemontana sono ancora validi anche in prospettiva della variazione del progetto con la modifica e creazione della Tratta D Breve. Un ricorso che non preoccupa il direttore generale. “La banca chiede la certezza che gli investimenti siano sostenibili - precisa -. Noi abbiamo sempre informato e aggiornato la Banca Europea degli Investimenti circa le varie modifiche e la Variante della Tratta D Breve è un’operazione di razionalizzazione necessaria per garantire l’equilibrio al piano finanziario”. In altri termini senza la Tratta D Breve i proventi richiesti per pagare i finanziamenti non arriverebbero e quindi cadrebbero anche le garanzie di sostenibilità della grande infrastruttura.

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