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Il gin made in Brianza che cambia colore è tra i migliori al mondo

Il prestigioso riconoscimento con la medaglia i bronzo al London Spirit Competition 

Cambia colore, quasi per magia, ed è rigorosamente made in Brianza. Un mix di botaniche e un equilibrio di sentori che ha lasciato il segno e ha fatto sì che il Vagin Lover, il distillato prodotto a Seregno, conquistasse la medaglia di bronzo al London Spirit Competition nella sezione Country Winners. La cerimonia di premiazione si è tenuta nei giorni scorsi.

"A bright and crisp gin with a zesty palate": un gin brillante e frizzante, con un retrogusto piccante. Questo il giudizio del prestigioso concorso che ha assegnato al gin brianzolo un punteggio pari a 72. "Siamo contenti, peccato che per quattro punti non abbiamo bissato l'argento dell'altro premio. Da grafico sono contento che il packaging, il disegno dell'etichetta abbia collezionato un punteggio di 75/100" ha detto Massimo Volpi, titolare del marchio Vagin Lover Gogoponies, commentando il risultato ottenuto nella competizione internazionale che punta a riconoscere, premiare e promuovere liquori e distillati che si identificano sui mercati internazionali più importanti. Ma perchè il gin made in Brianza si chiama così?

Un nome insolito: la storia 

Un fiore esotico, che arriva dalla Tahilandia ed evoca paesaggi incantati e atmosfere paradisiache e la maestria brianzola nel trasformare un sogno di evasione in una esperienza di gusto unica. E un nome che incuriosisce. Dal blu intenso Vagin Lover quando incontra la tonica, diventa rosa. Un colore che è simbolo della femminilità così come ispirato alla donna, alla sua bellezza e alla sua fisicità, è anche il nome di questo gin così chiamato dalla clitoria ternatea (o butterfly pea). Il fiore blu che gli conferisce il caratteristico colore cangiante perchè la clitoria ternatea è altamente sensibile al ph. Quando Vagin Lover incontra ingredienti con un ph basso, come acqua tonica o limone, il suo colore cambia dal blu intenso al rosa cipria.

"Il suo nome è proprio legato a questo fiore così denominato perchè ha la forma dell'organo genitale femminile" spiega Volpi, 45 anni, originario di Milano e brianzolo d'adozione, cresciuto a Brugherio e oggi di Seregno, città dove ha sede anche il marchio. Un gin che è nato per caso, da una storia che intreccia amore e musica. "Abbiamo avuto l'idea di produrre questo gin nel dicembre 2020" racconta. La bottiglia doveva essere la strenna natalizia commissionata alla distilleria brianzola a chilometro zero Eugin, in edizione limitata, della band GogoPonies, una fit metal band di cui Carolina Galimberti, compagna di Massimo e socia del marchio, è la cantante. 

Vagin Lover-2

E dalla distilleria di Eugenio Belli a Meda - la prima della Brianza - ne sono uscite trecento bottiglie che sono andate esaurite in poche ore. E così, sull'onda del successo del prodotto, a gennaio 2021 è stato registrato il marchio e fondata la società.

Bacche di ginepro, semi di coriandolo, radice di angelica, bergamotto, pepe lungo e, naturalmente, il butterfly pea sono le botaniche che conferiscono l'intenso aroma speziato e delicato del gin brianzolo che non conquista solo il gusto ma anche gli occhi con la sua magia cangiante di colori. Al naso si apre con una nota intensa e aromatica del bergamotto, utilizzato acerbo per ottenere maggiore freschezza, essiccato a bassa temperatura per preservarne gli oli essenziali. Il carattere speziato e insieme delicato del pepe lungo  dona al palato una nota morbida, quasi fruttata, che bilancia la parte secca della scorza dell’agrume. Il ginepro è presente, con le altre due botaniche classiche, radice di angelica e coriandolo.

Dalla Brianza fino in Giappone

Dalle trecento bottiglie della prima produzione il marchio è cresciuto e ora il gin made in Brianza che cambia colore viene distribuito con circa 3mila bottiglie in tutto il mondo. "Vendiamo nel Nord Italia, anche in diversi locali, in Spagna, Germania, Inghilterra, Finlandia e lo scorso anno anche in Giappone" spiega Massimo Volpi. 

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