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Domenica, 28 Aprile 2024
Accoglienza

Quanti stranieri vivono a Monza e che cosa fanno

Il comune di Monza nel 2023 si è occupato dell'accoglienza anche di 50 minori non accompagnati

Monza città sempre più  multietnica. Sono 15.500 (il 12,6%) della popolazione gli stranieri che vivono a Monza. Un dato fornito da Maurizio Montanari, durante la conferenza stampa organizzata dal Pd per fare il punto della situazione sull’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo in città. Una vicenda sollevata in consiglio comunale dall’ex sindaco Dario Allevi in merito alla probabile accoglienza di 100 migranti nella ex sede della Cgil e di 2 scuole superiori in via Monte Oliveto.

“Oltre il 12% di chi vive a Monza proviene dall’estero - ha spiegato Montanari -. Si tratta di stranieri mediamente integrati. Persone che lavorano in Brianza, che pagano le tasse, che fanno studiare i loro figli nelle scuole di Monza”. Dati alla mano – secondo l’ultimo report pubblicato dal comune e disponibile sul sito istituzionale che risale al 2017 quando gli stranieri in città erano 15.106 – le principali nazionalità presenti a Monza erano quella romena, con 2.072 residenti, che rappresentano il 13,72% del totale degli stranieri, seguita da quella egiziana, con 1.295 residenti (8,57%), peruviana con 1.107 residenti (7,33%), ecuadoregna con 1.079 residenti (7,14%), albanesi con 1.039 residenti (6,88%). L’età media degli stranieri residenti era di 32,9 anni (31,1 gli uomini e  34,7 le donne), concentrata nella fascia lavorativa tra 20-44 anni, che raggruppa il 50,6% dei residenti. Gli stranieri residenti a Monza nel 1995 erano 1.616.

Una città che, come è stato spiegato durante la conferenza stampa, da sempre è aperta e ospitale con un grande servizio svolto dalle parrocchie e dal terzo settore in tema di integrazione con attività rivolte soprattutto alle donne e ai bambini (con corsi di italiano e doposcuola). “La nostra società ospita in modo regolare e continuativo gli stranieri - hanno spiegato Montanari e Valerio Imperatori, segretario cittadino del Pd -. In previsione di un possibile arrivo di migranti in città dobbiamo continuare a lavorare sull’integrazione. Non a un’accoglienza modello ghetto come quella che ci viene proposta dal governo Meloni, ma invece spazio a una accoglienza diffusa fondamentale sia per i migranti sia per i monzesi. La gestione dell’immigrazione non è semplice, neppure da parte nostra. Comprendiamo il possibile disagio dei residenti”.  

Così che il Pd si sta già organizzando all’interno del gruppo tematico che da tempo porta avanti il tema dell’accoglienza su come intervenire se i migranti verranno accolti nella struttura a due passi da via Cavallotti.  “Ci stiamo già attivando con il terzo settore - hanno spiegato -. Soprattutto perché con il nuovo Decreto Cutro all’interno di questi centri di accoglienza non sono più previste certe figure come quella dell’insegnante per i corsi di italiano. Anche attraverso i nostri circoli Pd presenti in città ci stiamo attivando per eventuali accoglienze attraverso le famiglie e le parrocchie. Non dimentichiamo che quest’anno il comune di Monza, in silenzio, ha accolto e seguito 50 minori stranieri non accompagnati che sono stati ospitati dalle famiglie”.

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