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Ecco come Monza si prepara ad accogliere i migranti e i richiedenti asilo

Dopo l'annuncio dell'ex sindaco Dario Allevi sul probabile arrivo in città di 100 migranti il Pd replica e ricorda il grande spirito di accoglienza dei monzesi

Cento migranti a Monza nella ex sede della Cgil di via Monte Oliveto? La notizia annunciata lunedì sera in consiglio comunale dal consigliere ed ex sindaco Dario Allevi (Noi con Dario Allevi) ha scatenato il panico tra i residenti della zona. Ma ad oggi di certo non c’è ancora nulla. La redazione di MonzaToday ha provato a contattare la cooperativa che dovrebbe gestire l’accoglienza dei migranti nello stabile a pochi passi dal centro storico, ma senza ricevere risposta. Dalla prefettura al momento ancora bocche cucite: l’assegnazione del bando per l’accoglienza in città verrà fatta solo nei prossimi giorni.

"Sindaco e assessori non sapevano nulla"

Ma intanto il Pd monzese scende in campo e nella mattinata di venerdì 17 novembre ha convocato una conferenza stampa nella sede di via Arosio per fare il punto della situazione, non solo sul caso specifico di via Monte Oliveto, ma anche in merito alla gestione qualora i profughi dovessero arrivare in città, e quello che nel frattempo ha fatto la giunta guidata dal sindaco Paolo Pilotto in merito all’accoglienza dei migranti. “Ad oggi di comunicazioni ufficiali non ne abbiamo - ha spiegato Valerio Imperatori, segretario del Pd di Monza -. L’annuncio fatto in consiglio comunale dal consigliere Allevi ha suscitato sorpresa, ma anche disturbo e allarme immotivato tra i residenti della zona. Che non sapendo quello che sarebbe successo ci hanno chiesto informazioni e delucidazioni”. Ad oggi di ufficiale non c’è nulla. Bisognerà attendere settimana prossima quando la prefettura farà l’assegnazione, ma nel frattempo la polemica politica monta così come la preoccupazione di chi vive nei pressi della struttura che potrebbe ospitare fino a cento migranti e richiedenti asilo. “Sindaco e assessori non sapevano nulla - ha aggiunto Imperatori -. A settembre in comune è giunta la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, ndr) di richiesta di trasformazione dello stabile di via Monte Oliveto da ufficio a residenziale. Ma non era specificata la destinazione a centro di accoglienza dei migranti”.

"La massificazione firmata Fratelli d'Italia"

“Noi siamo per una accoglienza diffusa - è stato spiegato durante la conferenza stampa -. Allevi può aiutarci chiedendo sostegno al governo presieduto dal suo partito che ha creato questa massificazione dell’accoglienza. Sicuramente più redditizia dal punto di vista economico: per ogni richiedente asilo accolto in una struttura con 100 posti vengono riconosciuti al gestore tra 30 e 31 euro al giorno per ospite; in quella fino a 50 posti da 28 a 29 euro al giorno per ogni ospite; mentre per quelli accolti nelle unità abitative tra 26 e 27 euro al giorno. Peraltro con il nuovo decreto del governo Meloni da questi centri sono state eliminate figure importanti quali quello dello psicologo e dell’insegnante di italiano. Il centro destra non è riuscito a ridurre l’arrivo illegale dei migranti, ma ha incentivato i ghetti”.

"Massima attenzione del comune"

A parte le polemiche squisitamente politicamente Monza sicuramente si troverà a dover gestire, come tutte le grandi città italiane, l’accoglienza dei richiedenti che giunti numerosi nei mesi scorsi sulle coste adesso vengono suddivisi nelle varie città e province. “Comunque vada da parte del comune di Monza ci sarà massima attenzione sia per i migranti sia per i cittadini - hanno spiegato -. La gestione dell’immigrazione non è semplice. Noi comprendiamo il disagio dei residenti e monitoreremo tutti i passaggi ufficiali”. Anche perché a Monza la presenza delle persone straniere è un dato importante. Durante l’incontro è stato fornito un numero: a Monza vivono 15.500 stranieri (dato del 2022), il 12,6% della popolazione. “Si tratta per la maggior parte di persone integrate, che vivono in città, che qui lavorano, pagano le tasse e fanno studiare i loro figli. Monza è una città ospitale”. Nel frattempo il terzo settore da anni è impegnato con attività a sostegno dei bambini e delle donne con le associazioni e le parrocchie. “Come Pd di Monza abbiamo un gruppo tematico proprio su questo delicatissimo tema. Chiederemo aiuto al terzo settore, alle famiglie e alle parrocchie. Cercheremo di aiutare e di stemperare eventuali tensioni. A Monza c’è da sempre una grande sensibilità in tema di accoglienza”. Tanto che nell'ultimo anno la giunta e la prefettura hanno gestito l'accoglienza di 50 minori stranieri non accompagnati che sono stati inseriti nelle famiglie. 

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