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Martedì, 30 Aprile 2024
Dopo la tempesta / San Donato / Via San Damiano

Le forti raffiche di vento sul canile e il prefabbricato dei conigli spostato di 40 cm

Anche all'Enpa di Monza si fa la conta dei danni. Per fortuna gli animali accolti stanno tutti bene

“Per fortuna tutti gli animali stanno bene, naturalmente si sono spaventati. Ad avere la peggio il patrimonio arboreo. Molte piante sono state danneggiate, tra cui il nostro bellissimo platano”. A parlare a MonzaToday è Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza, che da sabato mattina è al lavoro con  volontari e operatori per riportare il rifugio di San Damiano alla normalità.

È da venerdì sera, quando sulla città di Monza si è abbattuto il primo pesante nubifragio, che Riva, due operatrici del canile e i volontari stanno lavorando senza sosta. “I danni maggiori li hanno subiti le piante - prosegue -. Per fortuna il terreno è riuscito a drenare bene l’acqua anche se ne è caduta davvero tantissima, mandando alcuni momenti l'area a mollo. Gli animali non hanno avuto problemi se non, come è naturale, la grande paura durante le tempeste”.

Un lavoro incessante e senza sosta per ripulire l’area, ma anche per accogliere e cercare di salvare i tanti animali selvatici che nel corso dei giorni sono stati portati dai cittadini che li hanno trovati per strada o nei giardini. “Alcuni erano solo inzuppati - spiega Riva -. È bastato asciugarli e metterli sotto le lampade a riscaldarsi. Per altri, purtroppo, le ferite causate dalla grandine e dal forte vento erano troppo gravi per poter sopravvivere: uccelli giunti in canile con traumi alla testa, alle ali, agli occhi”. Dal canile riferiscono che in pochi giorni sono stati portati 30 piccioni, 15 merli, 1 gheppio e un pappagallo parrocchetto. Selvatici che, già nelle scorse settimane, avevano pesantemente patito la siccità e la forte canicola con l’arrivo nel canile di San Damiano di tanti uccelli stremati e assetati.

“Per fortuna i nostri animali stanno tutti bene - conclude Riva -. I tre nubifragi sono stati impressionanti. Le forti raffiche di vento sono riuscite a spostare di 40 centimetri il prefebbricato che contiene i conigli e che è lungo 20 metri. Il canile, anche in questo caso, pur non rientrando nelle sue competenze è risultato essere il punto di riferimento per i cittadini e per le forze dell'ordine per portare animali selvatici feriti che, come è prassi, andrebbero portati direttamente ai Cras di Vanzago oppure di Calolziocorte". 

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