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Cronaca

Che cosa sta succedendo a Monza con gli autobus

Ritardi, qualche corsa che salta e disagi. "Mia madre di 81 anni ha aspettato un'ora il bus in piedi alla fermata"

Attese lunghe, tanto che a qualcuno a volte paiono infinite. E ritardi che per i pendolari diretti al lavoro o a scuola significano disagi. A Monza - e non solo - da qualche tempo gli utenti del trasporto pubblico locale hanno notato alcuni cambiamenti. E non sempre positivi. Non solo il taglio delle corse da Monza a Sesto San Giovanni, della linea Z222 la domenica perchè mancano gli autisti ma anche una rimodulazione del servizio che, per tutelare l'utenza, ha tagliato laddove era meno peggio.

Ma chi sui mezzi pubblici viaggia tutti i giorni parla di "innumerevoli disservizi delle linee". La segnalazione riguarda la città di Monza e in particolare le linee 202, 206 e 208. "Mia mamma, donna assolutamente autonoma di 81 anni, oggi pomeriggio ha atteso quasi un'ora il 202 prima che arrivasse alla fermata in via Sempione" ha raccontato a MonzaToday una signora, denunciando la prolungata attesa della pensionata per di più spesso costretta a stare in piedi.

"Mi racconta di autisti nervosi dalla situazione, con conseguente ripercussione nelle modalità di guida". La donna parla di "curve e frenate brusche o fermate non rispettate" e di "passeggeri esausti" spiega la signora. "Se poi aggiungiamo che anche le poche panchine o sedute rimaste sono state tolte a quasi tutte le fermate, si può ben capire che l'attesa diventa insopportabile".

Una fotografia del trasporto pubblico locale che mostra di vivere un momento di difficoltà come le stesse società che gestiscono il servizio sul territorio hanno confermato insieme all'Agenzia del Tpl. 

Un problema tra tutti: mancano autisti

"La carenza di autisti è un problema nazionale. Attualmente nel nostro Paese sono occupati circa 80mila autisti del tpl e si stima una carenza attorno alle 12-15mila unità. Autoguidovie è stata la prima azienda in Italia a istituire l'Academy, un'opportunità formativa per diventare a tutti gli effetti conducente acquisendo le conoscenze necessarie e i titoli abilitanti (patente D e CQC persone) a costo zero. Un percorso di formazione continua che il prossimo ottobre inaugurerà la quinta classe" spiegano da Autoguidovie che per non causare ripercussioni significative sull'utenza ha scelto di rimodulare parzialmente il servizio con tagli nelle corse in notturna e la domenica per "garantire il servizio di trasporto pubblico all'utenza nelle fasce più necessarie". Meno autisti significa difficoltà a coprire la turnazione e a volte salti di corsa. "I salti di corsa non sono un fenomeno frequente a Monza. registriamo un'incidenza di tre episodi a settimana circa. L'altro giorno a causa della malattia di un autista che non si è potuto sostituire se n'è verificato uno e l'autobus era diretto a Mariano Comense" spiegano dalla società. Un'incidenza che seppure relativamente bassa in numeri assoluti per gli utenti che aspettano un autobus che non passerà significa disagi.

Per ovviare alla difficoltà di reperire autisti Autoguidovie, così come Nord Est Trasporti, ha scelto di incentivare i percorsi di formazione e l'assunzione. "La società si fa infatti carico delle spese per ottenere le patenti per chi entra nel programma, garantendo costante affiancamento nel percorso di crescita, allo scopo di sostenere l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e rispondere alla richiesta di incremento di mobilità. Qualche mese fa abbiamo presentato il progetto "Presentami un conducente" che prevede l'assegnazione di un  buono welfare del valore di 1.000 euro ai propri dipendenti in caso di segnalazione di nuovi profili da assumere. Dall’avvio dell’Accademy Autoguidovie ha assunto 44 autisti" spiegano da Autoguidovie.

Una difficoltà che a Monza, nell'ambito della rivoluzione della mobilità avviata dall'amministrazione che ha scelto di puntare sul disincentivo dell'utilizzo dei mezzi privati, trasformando tutti gli stalli di sosta dell'area del centro e della stazione in parcheggi blu - a pagamento -, rappresenta un problema di cui è consapevole lo stesso sindaco Paolo Pilotto. "Se si cerca di contenere il movimento e la mobilità privata occorre dare delle alternative e in questo momento è difficile pensare a un aumento delle linee del Trasporto Pubblico Locale perchè i costi sono alti e c'è un problema tecnico che riguarda le difficoltà di reperimento di autisti" aveva raccontando a MonzaToday in una intervista toccando il tema del trasporto pubblico e delle difficoltà di reperire a bilancio stanziamenti per investire nel settore.

"E' difficile pensare che innalzeremo la frequenza delle corse da subito ma vogliamo promuovere esperienze positive che si potrebbero finanziare coi proventi dell'istituzione dei parcheggi pagamento: l'obiettivo è scoraggiare l'arrivo verso il centro del traffico veicolare e incentivare la sosta magari nelle aree di cintura dove si può eventualmente trovare un servizio navetta che possa essere uno strumento spostamento che non costringa a muoversi a piedi o in bici" ha annunciato il sindaco. Delle navette gratuite per raggiungere il centro della città, parcheggiando in aree periferiche o di cintura. Magari il parcheggio del parco. Ma questa è tutta un'altra storia e non riguarda chi ha necessità di mezzi pubblici per spostarsi durante tutto il tragitto.

La rimodulazione del servizio a Monza e in Brianza

"Fare fronte alla carenza di personale e alle difficoltà nel reperimento di nuovi autisti - problematica sempre più diffusa a livello nazionale - limitando il più possibile i disagi per gli utenti e i lavoratori delle aziende di trasporto pubblico". Questo l'obiettivo dell'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia comunicato lo scorso 19 settembre a seguito delle oggettive criticità affrontate da Nord Est Trasporti e Autogudovie.

"Le due aziende si trovano in una situazione simile rispetto alla mancanza di organico: per l’ambito interurbano del nord-est milanese e della provincia di Monza e Brianza mancano all’appello 35 autisti su un fabbisogno di circa 385, per i servizi interurbani del sud-est milanese ci sarebbe bisogno di almeno 8 conducenti (su una necessità complessiva di 102), mentre per i servizi urbani e interurbani della provincia di Pavia servirebbero 30 unità per raggiungere quota 329".

E così "al fine di evitare disservizi incontrollati e diffusi con gravi disagi per gli utenti" non è rimasto altro che rimodulare il servizio. In sintesi tagliare laddove era meno impattante sull'utenza, salvaguardando per quanto possibile le fasce di punta, con particolare riguardo ai servizi dedicati agli studenti.

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