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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'indagine

False fatture e niente contributi per i lavoratori: maxi truffa da 50 milioni di euro in Brianza

Al centro dell'indagine, secondo quanto emerso, "una società brianzola operante nel settore dell’imballaggio e confezionamento che si è rivelata vero e proprio epicentro"

Fatture false e niente contributi per una manodopera a prezzo fuori mercato. Mercoledì mattina i finanzieri del comando provinciale Milano, su delega della procura di Monza, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso nei confronti di numerose persone e società tra Lombardia, Liguria, Puglia e Calabria.

L'indagine - si legge in una nota delle fiamme gialle - "ha permesso di disvelare l’esistenza di una organizzazione dedita al riciclaggio di proventi illeciti, derivanti da un’articolata frode fiscale nel settore dei servizi alle imprese. Nel sistema fraudolento sono coinvolte, a vario titolo, 9 persone fisiche e 18 società attraverso cui venivano illecitamente veicolati i flussi di denaro". 

Al centro di tutto, stando alle indagini, "una società brianzola operante nel settore dell’imballaggio e confezionamento che si è rivelata vero e proprio epicentro di una fitta rete di numerosi altri soggetti economici, operanti in molteplici settori - logistica, trasporti, servizi di pulizia, sicurezza - i quali, basandosi sull’emissione di fatture false per 50 milioni di euro e mancato versamento di contributi previdenziali, riuscivano a fornire ai clienti finali manodopera a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato, effettuando di fatto una 'somministrazione illecita di manodopera' basata su contratti di appalto non genuini”.

I finanzieri hanno poi verificato come i proventi illeciti venissero trasferiti su conti intestati a prestanome e poi prelevati in contanti così da essere restituiti agli artefici della truffa. 
 

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