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I danni del maltempo / Brugherio

Anche il poliambulatorio medico finisce a mollo: niente visite per centinaia di pazienti

Succede a Brugherio, dove il ,maltempo aveva anche scoperchiato il tetto della piscina comunale

Brugherio perde (momentaneamente) oltre alla piscina anche il poliambulatorio medico. Ingenti i danni provocati dal nubifragio che nella giornata di lunedì 24 luglio si è abbattuto sulla città. Il sindaco Roberto Assi ha appena firmato un’ordinanza che prevede la chiusura dell’ultimo piano del poliambulatorio di viale Lombardia.

“Duole annunciare una nuova chiusura – scrive Assi sul suo profilo Facebook - l’ultimo piano del poliambulatorio di viale Lombardia risulta pregiudicato dai gravi danni al tetto della struttura, causati dal maltempo. Anche in questo caso, le squadre del comune (personale e appaltatori) sono all’opera per ripristinare al più presto l’utilizzo dei luoghi. È necessario procedere in questo ordine, sia per garantire la sicurezza dell’utenza, sia per consentire un’adeguata ricognizione e quantificazione economica dei danni. Sempre grato per la comprensione, fornirò nuovi aggiornamenti nelle prossime ore."

Brugherio è tra le città più colpite dal maltempo. Il tetto della piscina scoperchiato, centinaia di alberi abbattuti in tutta la città (alcuni ultracentenari come quelli di Villa Fiorita) e centinaia di telefonate al centralino delle forze dell’ordine per tetti pericolanti, rami e alberi caduti in mezzo alle strade.

Brugherio, già flagellata dal nubifragio del 21 luglio, adesso fa la conta dei danni anche con quello del 24. Danni ingenti alla piscina: il tetto è stato scoperchiato, le lamiere finite nell’area attigua. Un’immagine devastante quella del giorno dopo, con il centro – molto frequentato non soltanto dai brugheresi – devastato dalla forza della natura. Oltre al tetto scoperchiato, nel giardino anche alberi caduti.

Oltre una sessantina gli interventi che nel giro di 24 ore hanno visto impegnati gli agenti della polizia locale. Tantissime le richieste di aiuto da parte dei privati per parti di edifici pericolanti, semafori andati in tilt, incidenti stradali, rami in mezzo alla strada o pericolanti, tetti scoperchiati, cartelli stradali abbattuti sotto la forza del vento e scaraventati anche a decine di metri di distanza, così come quella lamiera di copertura di un tetto che in via Sciviero è finita su un albero a oltre 10 metri di altezza.

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