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Monza contro la violenza

La questura illuminata e il sostegno (grazie alla corsa contro la violenza) ai centri per le donne

La We run for Women ha visto la partecipazione di oltre mille appassionati podisti e famiglie e sono stati raccolti 8mila euro che sono stati donati a quattro centri antiviolenza a Monza e Brianza

La questura illuminata contro la violenza sulle donne e un sostegno concreto per il contrasto dei maltrattamenti con una donazione a quattro cenrti antiviolenza del territorio grazie ai fondi raccolti in occasione della We Run for Women organizzata domenica 19 novembre al parco di Monza.

Venerdì sera infatti, grazie al sostegno ed alla collaborazione di Soroptimist International Sezione di Monza, è stata illuminata di arancione la facciata della questura di Monza e Brianza in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”. "Il colore arancione caratterizzerà la facciata della questura tutto il fine settimana per sensibilizzare la comunità a favorire l'abbattimento della violenza di genere e la salvaguardia dei diritti umani" spiegano da via Montevecchia.

La donazione a sostegno dei centri anti-violenza

Venerdì sera in questura è stato anche consegnato ai centri antiviolenza della provincia di  Monza e della Brianza il ricavato di quanto raccolto grazie all’iniziativa della “2^ We Run For Women - Corriamo con la Polizia di Stato” della scorsa domenica nel parco di Monza, promossa dalla questura di Monza e della Brianza, con il patrocinio della Regione Lombardia e della provincia di Monza e della Brianza, con la collaborazione del comune di Monza e della Reggia di Monza ed il supporto tecnico di Monza Marathon Team ASD.  

L’iniziativa sportiva organizzata in occasione della “Giornata Mondiale per l’eliminazione della Violenza contro le donne” ha visto la partecipazione di oltre mille appassionati podisti e famiglie, che hanno consentito di raccogliere 8.000 euro, che sono stati donati ai quattro Centri Antiviolenza della provincia: White Mathilda, Telefono Donna, Mittaron e Cadom grazie ai quali ogni donna che subisce violenza può trovare ascolto, informazioni, sostegno e confronto da parte di altre donne, così da affrontare e superare i momenti difficili senza rimanere mai sola.

Il ricavato della donazione-2

La collaborazione tra istituzioni per fare rete contro la violenza 

La Polizia di Stato con le iniziative realizzate quest’anno nella provincia di Monza e della Brianza ha voluto rafforzare e sostenere la collaborazione interistituzionale con gli attori della Rete Antiviolenza Artemide che svolgono un ruolo fondamentale nel sostegno e nell’ascolto delle donne vittime di violenza sul territorio brianzolo, ma ha voluto anche sollecitare, con la tavola rotonda del 18 novembre scorso sul femminicidio, una riflessione su questi odiosi delitti per sottolineare l’importanza della diffusione della cultura del rispetto per combattere ed eliminare la violenza contro le donne, compresa la cosiddetta “vittimizzazione secondaria”.

Proprio al fine di ridurre al minimo i casi in cui le vittime di violenza sono costrette a rivivere in tempi diversi le proprie sofferenze, le donne e gli uomini della Questura di Monza e della Brianza frequentano cicli di formazione sulla delicata materia dell’accoglienza delle donne vittime di violenza. Infatti, terminerà lunedì 27 novembre presso il Teatro Binario 7 di Monza un ciclo di quattro giornate di formazione di base voluto dalla Rete Artemide, durante le quali sono stati formati 100 operatori, tra cui otto poliziotte e poliziotti degli uffici di Via Montevecchia, numerosi colleghi e colleghe dell’Arma dei Carabinieri, assistenti sociali, educatori e mediatori del territorio. La formazione è stata dedicata al funzionamento dei singoli Nodi della Rete ed alla conoscenza delle best pratices sull’accoglienza delle donne vittime di violenza e degli strumenti a contrasto di questo odioso fenomeno.

Il protocollo per lo spazio di ascolto delle vittime

Sempre nell’ambito della riduzione della vittimizzazione secondaria si inserisce la recente sottoscrizione da parte della questura di Monza e Brianza e del comune di Monza del “Protocollo di collaborazione per la realizzazione di spazi di ascolto per le vittime presso la Questura di Monza e della Brianza”. L’iniziativa in argomento - nata dalla volontà, condivisa da questura, amministrazione comunale di Monza e procura della Repubblica brianzola, di sperimentare presidi prossimi alle vittime di reato nei luoghi in cui si manifestano più abitualmente i loro bisogni - ha visto l’istituzione presso la Questura di via Montevecchia di un presidio stabile (denominato “Stanza dell’ascolto”), aperto il lunedì, il mercoledì ed il venerdì, dove - parallelamente agli atti di denuncia/querela gestiti esclusivamente dal personale della Polizia di Stato addetto all’Ufficio Denunce, gli operatori esperti nell’ascolto delle vittime vulnerabili dello Sportello Vittime del Comune di Monza, accolgono le vittime di reato offrendo un primo momento di ascolto generalista, raccogliendo le istanze dei denuncianti e invitandoli nella sede di via Cederna ad un secondo incontro dove è possibile ricevere: un’informativa sui diritti, un sostegno psicologico, un accompagnamento educativo, un orientamento e accompagnamento alla rete dei servizi territoriali (sociali e specialistici),  sulla possibile partecipazione ai programmi di giustizia riparativa.

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