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Il centro di accoglienza migranti a Monza: ecco le ultime novità

La preoccupazione dei residenti è finita anche sui banchi del consiglio comunale

Nella ex sede della Cgil arriveranno i profughi? Se lo stanno chiedendo molti residenti di Triante dopo aver notato in questi ultimi giorni un via vai continuo di operai che lavorano nella struttura, oltre che di furgoni. 

La domanda è stata posta anche durante consiglio comunale di Monza: nella seduta di questa sera, lunedì 15 gennaio, il capogruppo di Forza Italia, Massimiliano Longo, ha chiesto al sindaco Paolo Pilotto se ci sono novità in merito a quel progetto di accoglienza. Un progetto che prevede il possibile arrivo di un centinaio di profughi nello stabile di via Monte Oliveto. Le stesse preoccupazioni e segnalazioni sono arrivate anche alla redazione di MonzaToday. Il consigliere azzurro ha illustrato le preoccupazioni di molti residenti che "negli ultimi giorni hanno visto un via vai di operai, quasi a sistemare le ultime attività prima di aprire le porte agli ospiti". Longo ha quindi incalzato il primo cittadino in merito ad eventuali novità sull'argomento e soprattutto sul suo impegno nella presentazione alla prefettura della mozione firmata un mese fa dal consiglio comunale di Monza. Una mozione firmata all'unanimità dove maggioranza e opposizione avevano detto no all'apertura di un centro profughi di quelle dimensioni a Monza, ribadendo la richiesta di una accoglienza diffusa. Anche il consigliere Dario Allevi (Noi con Dario Allevi sindaco) ha chiesto al primo cittadino aggiornamenti in merito alla vicenda ricordando che "ci sono momenti in cui il sindaco se alza la voce può ottenere qualcosa. Il prefetto se ha preso questa decisione lo ha fatto perché ha visto un sindaco debole, ben diverso da quello dell'assessore Egidio Riva che ha avuto un atteggiamento completamente diverso". 

La posizione del consiglio comunale 

Durante il consiglio comunale di lunedì 11 dicembre 2023 il consigliere Angelo Imperatori (Pd) e il consigliere Dario Allevi (Noi con Dario Allevi) avevano letto il documento unitario sottoscritto dai capigruppo di tutte le forze politiche sedute in aula per dire no alla creazione di un centro d'accoglienza dove, con il nuovo decreto ormai diventato Legge Cutro, nello spazio potrebbero essere accolti fino a 100 richiedenti richiedenti asilo. Senza la presenza peraltro - come previsto dalla normativa - dell'organizzazione di corsi di italiano o dell'aiuto dello psicologo, preziosi per l'integrazione. Con il rischio che le persone accolte nella struttura siano lasciate a se stesse e possano così crearsi momenti di scontro anche con i residenti. Nel documento i consiglieri monzesi hanno ricordato la grande disponibilità di Monza ad accogliere, ma offrendo un'accoglienza diffusa, non massiva. Peraltro ad oggi, come ricordato in aula, dalla prefettura non sono ancora giunte risposte ufficiali in merito all'assegnazione del bando. L'aula ha chiesto quindi al sindaco Paolo Pilotto di continuare a confrontarsi con il prefetto Patrizia Palmisani affinché vengano trovate soluzioni alternative al centro di accoglienza di via Monte Oliveto, anche con la proposta di condividere l'arrivo di migranti e di richiedenti asilo con quei comuni della provincia di Monza e Brianza che in questi anni non hanno mai accolto. Naturalmente la decisione finale è di competenza della prefettura. 

Il sindaco: "Ci battiamo per un'accoglienza condivisa"

Il sindaco Paolo Pilotto ha risposto spiegando che: “Io sono sempre stato presente su questo tema, a tutte le riunioni, ai comitati per l'ordine pubblico, alle riunioni di zona dei sindaci sul tema dell'accoglienza. Abbiamo cercato di rispondere, sempre con grande sobrietà, alle esigenze presentate dal prefetto Patrizia Palmisani. Con il comune di Desio abbiamo pensato a un progetto di accoglienza diffusa nelle case comunali o Aler a disposizione, che il prefetto ha presentato alla Regione ma che non è stato perseguibile. Non confondete la pazienza, la tenacia e la gentilezza dei toni con una sorta di apparente fragilità: non è questo il rapporto che ho con il prefetto, con il questore, e coi sindaci". 

"In questa Brianza ci sono sindaci che non hanno accolto neppure una persona - ha aggiunto -. E' necessaria una equa condivisione della responsabilità, per esempio anche sui minori non accompagnati. Qui si parte dal presupposto che il centrosinistra sia piegato su una accoglienza senza testa e senza ratio, e il centro destra no. Ma il banco sull'accoglienza diffuso lo avete bloccato voi. Non avete un sindaco distratto, ma presente, da sempre". 

"Io e il prefetto ci sentiamo ogni 2 giorni, e abbiamo continuato a dialogare - ha concluso -. Da sempre chiedo: non fateci affrontare da soli questa situazione che va suddivisa su tutta la provincia. Non ci sono ancora novità sulla convenzione di via Monte Oliveto". Paolo Pilotto inoltre ha ricordato che in città ci sono 250 migranti, per la maggior parte accolti in progetti di accoglienza diffusa (in appartamenti dove vivono un minimo di 3 a un massimo di 9 persone), eccezion fatta per la realtà di via XX Settembre dove sono accolti una sessantina di migranti.  "Quando avremo comunicazioni dal prefetto le comunicheremo alla città - ha concluso -. Cerchiamo insieme di fare quello fatto fino ad oggi". La redazione di MonzaToday nella giornata di lunedì 15 gennaio ha chiesto aggiornamenti in merito alla vicenda alla prefettura, ma al momento ci è stato riferito che non ci sono aggiornamenti. 

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