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Salute

Che cos'è la stanchezza primaverile e perché colpisce così tante persone?

Il "mal di primavera”, o stanchezza primaverile, è causata dal fatto che il nostro organismo non riesce a prepararsi gradualmente al cambio di stagione, alle giornate più lunghe e all’ora legale

Disturbo passeggero, la stanchezza primaverile (o "mal di primavera") colpisce ogni anno milioni di persone. Ecco perché (e come uscirne).

Perché in primavera ci sentiamo sempre stanchi?

In assenza di specifici problemi di salute, la stanchezza primaverile è principalmente dovuta ai cambiamenti climatici del cambio di stagione, che influiscono sull’organismo. Ad esempio, le cosiddette persone ‘meteoropatiche’ risentono maggiormente degli sbalzi di temperatura improvvisi che caratterizzano i cambi di stagione, ai quali l’organismo si trova impreparato, avvertendo disturbi che possono interferire con le proprie abitudini e con il normale svolgimento delle attività quotidiane.

I sintomi della stanchezza primaverile

Ma in che modo il cambiamento climatico influisce sulle persone? Tra i sintomi più comuni della stanchezza primaverile possiamo trovare un aumento della tensione nervosa, sbalzi d'umore e disturbi del sonno, oltre a incidere sull’appetito e sull’alimentazione. 

Anche il passaggio dall’ora solare a quella legale, in particolare per chi soffre abitualmente di insonnia, può costituire un ulteriore elemento di disturbo, con una conseguente sensazione di stanchezza e debolezza che persiste per tutto il giorno.

La stanchezza primaverile, inoltre, tende a colpire chi si trova già in una condizione di stress a causa di problemi personali o impegni professionali, chi è debilitato fisicamente e chi soffre di allergie primaverili o di carenze nutrizionali, in particolare vitamine e sali minerali.

I rimedi per combattere la stanchezza primaverile

Anche se non esistono farmaci specifici per combattere la stanchezza primaverile, è possibile ricorrere a rimedi naturali e integratori alimentari che aiutino il nostro organismo ad affrontare questo periodo. 

Ad esempio, possono risultare utili quegli integratori a base di aminoacidi (ma anche creatina, carnitina o glutatione), vitamine e sali minerali, ma anche rimedi naturali quali ginseng, eleuterococco, guaranà, pappa reale, polline d’api, propoli, miele, lecitina di soia e olio di germe di grano.

Tuttavia queste sostanze possono causare effetti collaterali: pertanto, è bene non abusarne e confrontarsi sempre con il proprio medico curante.

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