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Salute

Serve controllare gli anticorpi del Covid-19 prima e dopo il vaccino?

Il test sierologico individua l'eventuale presenza di anticorpi nel sangue. Ma è davvero utile farlo prima di vaccinarsi?

Chi è guarito dal Coronavirus da un periodo compreso tra i 3 e i 6 mesi deve fare una sola dose di vaccino: è questa l'indicazione dell'Aifa.

Tuttavia, poiché molti sono gli asintomatici, diverse persone si chiedono se e quando effettuare il test sierologico per misurare il numero degli anticorpi. E per valutare dunque, insieme al proprio medico, se è opportuno effettuare una o due dosi.

A cosa serve e come si effettua il test sierologico

Per valutare la presenza di anticorpi Covid-19 nel sangue, è necessario effettuare un test sierologico. Utilizzato per sapere se si è entrati in contatto con il virus nel breve e lungo termine, serve a rilevare la presenza o meno degli anticorpi IgM e IgG nel sangue (i primi sono gli anticorpi che compaiono nel breve tempo e indicano un'infezione recente, mentre i secondi si formano circa 15 giorni dopo l'esposizione al virus e, dunque, indicano un'infezione più remota).

Ovviamente, il test sierologico non dice quando si ha contratto l'infezione. Ma dice quali e quanti sono gli anticorpi nel sangue. Serve farlo prima del vaccino, dunque? Il Ministero della Salute, nella sezione faq, non lo suggerisce. “Allo stato attuale non risulta necessario fare test sierologici  per rilevare la presenza di anticorpi contro Sars-CoV-2 prima di sottoporsi alla vaccinazione. I vaccini sono, infatti, indicati anche per le persone che hanno già contratto il Covid-19 e che, dunque, hanno sviluppato anticorpi” si legge.

Perché effettuare il test sierologico prima del vaccino

Sebbene il Ministero della Salute non lo consigli, diversi sono invece i medici di base che suggeriscono ai loro pazienti di sottoporsi al test (specialmente se in passato sono stati a contatto con positivi, se hanno avuto casi in famiglia, se hanno avuto sintomi sospetti senza però mai fare un tampone). Perché? Perché, l'essere guariti dal Coronavirus, fungerebbe da "prima dose". E sarebbe sufficiente dunque una sola dose (la "seconda") per raggiungere il massimo grado d'immunità. Dose, questa, che viene effettuata come da indicazioni tra i 3 e i 6 mesi successivi la guarigione.

Inoltre, secondo alcuni specialisti, fare la doppia dose potrebbe provocare in rari casi una risposta immunitaria esagerata. Questo, fermo restando che i vaccini sono l'unica via d'uscita possibile dalla pandemia.

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