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Riscatto della laurea: come funziona e quali costi ha

Ti sei laureato tempo fa, e ora vorresti riscattare quel periodo a fini pensionistici? Ecco le tre diverse possibilità previste dall'INPS

Se i tuoi anni di studio sono stati molti, forse dovresti valutare di riscattarli ai fini pensionistici.

Calcolato dall’Inps, il riscatto della laurea tiene conto della retribuzione media pensionistica alla data della domanda, del periodo da riscattare, dell’età e del sesso del richiedente.

Vediamo quindi insieme come calcolare il riscatto, quali sono i periodi riscattabili e i requisiti necessari per presentare la domanda all’Inps.

Il requisito principale necessario per fare richiesta é quello di aver conseguito un diploma di laurea o un titolo equiparato, nella fattispecie i seguenti: diplomi universitari relativi ai corsi di durata tra i 2 e i 3 anni, diplomi di laurea relativi ai corsi di durata tra i 4 e i 6 anni, diplomi di specializzazione ottenuti dopo un corso di durata minima di due anni e successivamente al conseguimento della laurea, dottorati di ricerca, titoli accademici del 3+2 (ovvero i titoli ottenuti dopo un corso triennale e uno biennale propedeutico) e titoli universitari ottenuti all’estero se riconosciuti in Italia. È inoltre importante sapere che sono riscattabili solo gli anni di durata legale del corso

Riscatto di laurea ordinario 

Per poter fare richiesta di questo riscatto, la persona non deve avere versamenti contributivi nel periodo che intende riscattare, e deve avere versato almeno un contributo obbligatorio successivamente al titolo conseguito. Se il periodo risale ad un'epoca antecedente l'1° gennaio 1996, il calcolo viene sviluppato tenendo conto dell’età, del sesso, della posizione assicurativa e retributiva, e della durata del periodo da riscattare.

Se invece il periodo da riscattare risale a dopo l'1° gennaio 1996, il calcolo viene sviluppato sulla base dell’aliquota contributiva. Con questo metodo, l’aliquota applicata é del 33-34% dell’imponibile previdenziale delle ultime 52 settimane precedenti alla domanda, moltiplicata poi per il numero degli anni del periodo da riscattare. 

Il riscatto della laurea ordinario é deducibile dall’Irpef in una fascia percentuale che va dal 23% al 43%, pagabile in unica soluzione o in 120 rate.

Il riscatto per gli inoccupati

Si tratta del riscatto della laurea per chi ha conseguito un titolo ma non ha ancora un lavoro e di conseguenza non ha versamenti contributivi.

Il contributo da versare all’Inps corrisponde al 33% del minimale di reddito imponibile per artigiani e commercianti, che è esattamente di 15.878 euro nel 2019. Quindi, un neolaureato che vuole effettuare il riscatto nel 2019 dovrà pagare una cifra pari a 5.239,74 euro per ogni anno da riscattare. Il contributo versato é fiscalmente deducibile dalla persona interessata o detraibile dall’imposta dovuta dalle persone di cui egli risulti a carico (es. i genitori), esattamente per il 19% dell’importo stesso.

Riscatto agevolato per chi ha meno di 45 anni (esteso anche agli over 45)

Inizialmente il riscatto agevolato era possibile solo per le persone sotto i 45 anni, mentre con il nuovo testo di legge é stato esteso anche a chi ha più di 45 anni.

È molto importante sapere che per questa tipologia di riscatto il periodo in questione deve risalire a dopo l'1°gennaio 1996, e inoltre chi desidera usufruire di questo riscatto non deve avere versamenti contributivi durante il periodo di corso. 

A differenza del riscatto della laurea ordinario, il riscatto agevolato non avrà un costo proporzionale all’ultimo reddito imponibile, ma bensì pari al 33% del minimale del reddito della gestione artigiani e commercianti.

In sostanza, la cifra sarà uguale quella del riscatto per gli inoccupati, quindi di 5.239,74 euro per il 2019. Il riscatto della laurea agevolato é inoltre detraibile al 50% dall’Irpef del richiedente.

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