Meda, scuola Traversi, genitori in piazza per la didattica in presenza
"Che sia gialla, arancione o rossa, la scuola al primo posto". Pacificamente e nel pieno.rispetto delle regole, anche i genitori della scuola media Traversi di Meda sono scesi in piazza, domenica 29 marzo, per rivendicare il diritto alla didattica in classe, fatta non soltanto di nozioni e di interrogazioni, ma anche di relazioni. "No alla didattica a distanza, soprattutto alla luce di recenti studi scientifici di alto livello che hanno dimostrato che la possibilità di diffusione del virus a scuola sono praticamente inesistenti". "Nella nostra scuola -ha dichiarato un'insegnante - la preside e il personale tutto hanno lavorato sodo per favorire, lo scorso settembre, il ritorno in aula in sicurezza. Tutto ciò che si poteva fare è stato fatto". Focus sui limiti della Dad: più facile deconcentrarsi, anche a causa della connessione spesso disturbata, maggior rischio di demotivazione che deriva dalla lontananza dall'insegnante, che valorizza e stimola. "Il lavoro rischia di essere fine a se stesso". Se per gli alunni fino alla prima media si apre uno spiraglio poiché il rientro è previsto per dopo Pasqua, il problema resta per i gradi superiori. "È anche per questo che siamo qui -hanno protestato- per reclamare il diritto di tutti alla didattica in presenza. Si pensi anche ai bambini con bisogni educativi speciali: per loro sono previsti momenti in aula, ma sono soli con l'insegnante. Alla faccia dell'inclusione". No alla scuola come andrebbe fatta, no allo sport, no a troppe cose: "da più di un anno ai nostri figli sono richieste rinunce e sacrifici, che stanno affrontando con coraggio e costanza" . Insomma, rientro a scuola per tutti, magari con protocolli ulteriormente rafforzati: tamponi, tracciamento..." Altro che giù le mani dalla scuola: "mettiamo le mani in pasta nella scuola, luogo di formazione delle future generazioni". Una campanella ha scandito la fine della manifestazione, quella campanella che, si spera, torni a suonare presto in tutte le scuole.