Seregno, in arrivo quattro nuovi polmoni verdi
Si tratta di quattro "boschi urbani" in grado di mantenere e potenziare le aree verdi ancora libere dal cemento
Quattro polmoni verdi in arrivo: si tratta del progetto dell’Assessorato ai Parchi, all’Ecologia e all’Ambiente, che ha partecipato a un bando della «Fondazione Cariplo» per un valore complessivo di poco meno di 90 mila euro.
«Si tratta – spiega l’assessore Flavio Sambruni – di quattro “boschi urbani” in grado di mantenere e potenziare le aree verdi ancora libere dal cemento». Ma cosa sono i parchi urbani? Non sono parchi veri e propri anche se con questi hanno molto in comune. Sono nuovi parchi, creati in prossimità o all’interno dei grandi agglomerati urbani, concepiti e realizzati in modi differenti dagli schemi usuali.
Questi parchi sono costituiti con strutture vegetazionali il più possibile naturali: abbastanza simili ai boschi, costituite perciò con specie in maggioranza autoctone, con fini prevalentemente protettivi e di miglioramento ambientale, secondo schemi paesaggistici naturali, molto semplici, con costi di impianto bassi e soprattutto con convenienti costi di gestione e manutenzione. Tutto questo per cercare in qualche modo di bilanciare l’utilizzo intensivo dei boschi a scopo turistico. Il «bosco urbano», inoltre, dovrebbe assolvere particolari funzioni protettive e di miglioramento ambientale, sviluppandosi in ambienti a rischio, in genere caratterizzati da elevato inquinamento, i cui effetti agiscono spesso con conseguenze negative sulla vita delle singole specie componenti l’ecosistema.
Il progetto, sviluppato in diversi step che si svilupperanno in sette anni da gennaio 2014 a gennaio 2021, andrà a coinvolge il WWF Groane, Legambiente Seregno le Guardie Ecologiche di Monza e Brianza, e, se finanziato, porterà alla creazione di quattro piccoli boschi nella zona intorno allo stadio «Ferruccio» e alla linea ferroviaria. Aree, in buona parte, inserite nel PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) «Brianza Centrale» e nel corridoio ecologico della «RER» (Rete Ecologia Regionale).
«L’obiettivo – prosegue Sambruni – è mettere in piedi un ”cordone” verde nella zona sud della città. E lo possiamo fare perché le aree individuate saranno connesse alla “Greenway”, l’opera di compensazione che sarà realizzata da Pedemontana, e si trovano al confine con il “super parco” di 1.600 ettari, che sarà formato dal PLIS “Brianza Centrale” e dal Parco Grugnotorto Villoresi, collegati da circa 350 ettari di aree non edificate del Comune di Desio».