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Affitti calmierati (anche) per chi decide di venire a vivere a Monza: ecco cosa cambia dal prossimo anno

Fra le altre azioni portate avanti dalla giunta la riqualificazione delle zone periferiche, la ristrutturazione degli alloggi comunali e il progetto circa la costruzione di studentati

Case a prezzi calmierati per ripopolare la città (soprattutto per i giovani e le giovani coppie).

Nella seduta comunale del 18 dicembre è stato approvato dal consiglio comunale il nuovo schema di convenzione già approvato dalla giunta per gli interventi di edilizia convenzionata, realizzati da operatori privati in accordo con il comune allo scopo di assegnare o affittare alloggi a prezzi calmierati. Con l'obiettivo appunto di rendere la città di Teodolinda attrattiva e accessibile anche per i giovani e le giovani coppie che hanno un lavoro ma che hanno un reddito troppo elevato per accedere agli alloggi comunali o Aler presenti in città, e per le quali ugualmente sarebbe impegnativo anche pagare un affitto o un mutuo.

Così come ha chiarito anche il primo cittadino Paolo Pilotto. Che parlando di residenzialità ha pure illustrato i passi che la giunta sta portando avanti sul fronte degli alloggi e della socialità, anche in previsione dell'arrivo in futuro della metropolitana. Fra questi la riqualificazione delle zone periferiche (a San Donato saranno riqualificati 180 alloggi e anche la cascina Maino con i fondi Pinqua), la ristrutturazione degli alloggi comunali, la consultazione pubblica sulla ricerca di operatori interessati all’area di via Sant’Andrea (zona Irccs San Gerardo dei Tintori) ove potranno trovare casa gli studenti universitari e i dipendenti dell’ospedale San Gerardo e il progetto - ad oggi ancora in fase di ipotesi - di trasformazione dell’area ai confini con il comune di Muggiò in una residenza universitaria.

La nuova convenzione

Rispetto al documento del 2014 (finora applicato), che si basava in parte su deliberazioni - ormai datate - del Consorzio Intercomunale Milanese per l’Edilizia Popolare (CIMEP), il nuovo schema aggiorna i requisiti soggettivi necessari all’accesso all’edilizia residenziale convenzionata, estendendolo anche a nuclei familiari provenienti da aree esterne a Monza, così da contribuire a dare una possibilità in più di accesso alla casa alle giovani famiglie che vogliono vivere in città e a rallentare il progressivo invecchiamento della popolazione.

Il nuovo schema introduce inoltre un limite dell’indicatore di situazione economica equivalente (ISEE ERP) del nucleo familiare. Nello specifico dev’essere inferiore ai 45mila euro annui, con il diritto di prelazione sull’immobile che scatta sotto la soglia dei 30mila per i primi 90 giorni di pubblicazione dell’avviso. Così fa agevolare le giovani famiglie meno abbienti.

Nella nuova convenzione è infine stato approfondito il patto di futura vendita a prezzo calmierato, solo accennato nel testo del 2014. "Con questo nuovo schema di convenzione - spiega l’assessore Marco Lamperti - puntiamo a intercettare maggiormente tutte quelle persone e famiglie che non vengono raggiunte, per motivi di reddito, dall’edilizia pubblica, ma che faticano comunque a rivolgersi al mercato, la cosiddetta classe media. Le nuove regole, ora aggiornate e più adatte al contesto dell’edilizia contemporanea, potranno aiutare chi cerca casa nella nostra città”.

Cos'è l'edilizia convenzionata 

L'edilizia convenzionata è una modalità di realizzazione di opere edilizie tramite un accordo tra enti pubblici e privati per favorire la costruzione di alloggi a prezzi calmierati. Gli immobili devono essere realizzati e venduti secondo specifiche convenzioni che ne regolamentano l'uso e la destinazione, assicurando un impegno a mantenere i prezzi più contenuti rispetto alla media del libero mercato per un determinato periodo di tempo (massimo 30 anni). L'edilizia convenzionata contribuisce dunque a rispondere alle esigenze abitative di chi fatica a rivolgersi al mercato immobiliare, e nello stesso tempo non ha le caratteristiche economiche per accedere all’edilizia pubblica. Si tratta quindi di un utile strumento per garantire a tutti il diritto alla casa.

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