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Domenica, 28 Aprile 2024
le grandi opere

Come cambierà Monza con l'arrivo della metropolitana (e il rilancio di alcune zone)

La metropolitana arriverà e intanto sono arrivati gli espropri

“La metropolitana a Monza arriverà”. Lo ha confermato il sindaco Paolo Pilotto in occasione della conferenza stampa di fine anno svoltasi nel pomeriggio di mercoledì 20 dicembre, e rispondendo alla diffusa preoccupazione di molti cittadini che – nei giorni scorsi – hanno scoperto il via degli espropri dei terreni per la realizzazione della M5.

Il primo cittadino ha tranquillizzato: “la maggior parte degli espropri riguarderanno comunque aree pubbliche, come per esempio il grande incrocio di via Masarla-Goldoni sul quale verrà realizzato il mezzanino. Espropri che poi riguarderanno soprattutto il sottosuolo (con interventi tra i -16 e i -26 metri sotto il livello della strada, ndr). Solo una minima parte, circa una quindicina, saranno gli espropri che riguarderanno i privati”. Nel frattempo il comune – come ha annunciato Pilotto - si è sempre dimostrato puntuale nella gestione delle tempestiche per la presentazioni di eventuali osservazioni riguardo alla realizzazione della metropolitana (presentate come da scadenza entro il giugno 2023 e senza la richiesta di proroghe).

Un’opera che certamente cambierà la città, soprattutto il quella zona di via Borgazzi dove arriveranno la M1 Bettola, le fermate della M5 comunque poco lontane in via Marsala-Goldoni, e a pochi km la stazione. Una stazione che verrà rinnovata. Una città che – grazie alla presenza delle metropolitana – certamente attirerà nuovi giovani che decideranno (e già molti stanno decidento) di venire a vivere a Monza. 

Gli espropri

Le proprietà coinvolte - e sono centinaia - hanno sede nei comuni di Monza, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni. A regolare la disciplina degli espropri, come riportato nell'Avviso di avvio di procedimento ai fini dell'opposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dell'opera prolungamento linea metropolitana M5 a Monza" protocollato dal comune di Milano lo scorso 30 novembre, è il “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità”.
I proprietari hanno un termine di trenta giorni per prendere visione degli elaborati depositati e presentare a MM S.p.A. – Funzione Espropri e Catasto le proprie osservazioni inerenti al procedimento di esproprio. 

Il ritardo dei cantieri

Lo scorso luglio erano stati annunciati altri 15 milioni di euro di finanziamento per la metropolitana da Milano a Monza che fanno salire a 1.296 milioni di euro le risorse stanziate per l'opera e uno slittamento, con proroga, di due anni. Con un ritardo sul cronoprogramma ancora prima di avviare i cantieri. A fare il punto sui finanziamenti per il prolungamento della M5 fino al capoluogo brianzolo e sull'aumento delle risorse, delineando anche un calendario degli interventi, era stata l'assessore regionale alle infrastrutture e opere pubbliche, Claudia Maria Terzi.

La giunta in estate aveva approvato lo schema di atto modificativo della convenzione tra Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e comune di Milano che regola il cofinanziamento statale dell'opera. "I lavori per la realizzazione di questa importante opera - aveva evidenziato Terzi - saranno avviati a fine 2024 e termineranno nel 2031. Gli impegni vincolanti, che avrebbero dovuto essere firmati entro il 31 dicembre 2022, saranno infatti sottoscritti entro la fine del 2024 in quanto il Comune di Milano ha ottenuto da Roma una proroga di due anni: di conseguenza l'avvio dell'esercizio slitterà di due anni

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