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La Monza del domani

La nuova Monza che offre una casa a tutti (anche a prezzi convenzionati) e a chi vive in strada

Monza guarda al futuro soprattutto delle giovani famiglie e di chi viene in città per studiare e lavorare

Monza una città dove mettere su famiglia. Ma anche dove fermarsi per studiare, lavorare, o comunque provare a risalire la china in un momento difficile della propria vita, quando non si ha neppure un tetto sopra la testa.

La Monza del 2024 guarda proprio alla casa: questo l’argomento al centro della conferenza stampa di fine anno che nel pomeriggio di mercoledì 20 dicembre ha visto il sindaco Paolo Pilotto fare il punto della situazione sulle attività svolte e su quelle in programma. La casa è proprio uno degli argomenti al centro della riflessione e dell’azione per il rilancio della città, anche in prospettiva dell’arrivo della metropolitana e della fermata Monza Est che dovrebbero rilanciare e dare una maggiore attrattiva anche alle zone periferiche della città.

Per quanto riguarda il tema casa verrà a breve aperta una consultazione pubblica sulla ricerca di operatori interessati all’area di via Sant’Andrea (zona Irccs San Gerardo dei Tintori): qui potranno trovare casa gli studenti universitari e i dipendenti dell’ospedale San Gerardo. Una bella soluzione per i tantissimi studenti universitari (circa 3mila che gravitano su Monza) e quelli dell’Irccs (con i suoi oltre 3.700 dipendenti) “che altrimenti dovrebbero rivolgersi a un privato con i prezzi da privato” ha ricordato il sindaco. Ma ancora in tema di casa Pilotto ha annunciato il progetto – ad oggi ancora in fase di ipotesi – di trasformazione dell’area ai confini con il comune di Muggiò in una residenza universitaria.

Ma poi c’è il grande lavoro per rendere la città di Teodolinda attrattiva  e accessibile anche per i giovani e le giovani coppie che hanno un lavoro, ma hanno un reddito troppo elevato per accedere agli alloggi comunali o Aler presenti in città, ma per le quali diventa impegnativo anche pagare un affitto o un mutuo. Per loro arriveranno quegli alloggi a prezzi convenzionati che prevedono bandi ad hoc.

Attenzione anche per la realtà degli alloggi popolari (a Monza 1.400 di cui 1.200 popolari e 200 Aler) che ha visto interventi su 4 abitazioni in via Vespucci che verranno sottoposti a un importante intervento di ristrutturazione, oltre a quelli in via Nievo. Infine una grande attenzione alle persone che una casa non l’hanno. Con il progetto di ampliamento dell’asilo notturno di via Raiberti (che passeranno da 25 a 36) a quello dell’ex Spazio 37 con la creazione anche di un giardino esterno attento all’accoglienza di chi una casa non ce l’ha.

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