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Pedemontana

"Non un mostro ma un'opera irrinunciabile": il direttore Fusco spiega come Pedemontana cambierà la Brianza

Intervista a Sabato Fusco, direttore di Autostrada Pedemontana Lombarda. Tracciato, progetto, cronoprogramma dei cantieri per le tratte, previsioni di traffico e costi dell'infrastruttura che in Brianza in tanti non vogliono

“Un’opera strategica e irrinunciabile” perché rivoluzionerà gli spostamenti in Brianza. Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, non ha dubbi. L’autostrada, realizzata dalla società APL Spa di cui Regione Lombardia è azionista di maggioranza ed è promossa dal concedente Concessioni Autostradali Lombarde, è tra le più grandi infrastrutture europee attualmente in costruzione e la maggiore opera pubblica in Italia. E nelle previsioni della società punta a ridisegnare la viabilità della Brianza con un tracciato complessivo che, una volta ultimato, collegherà le province di Como, Varese, Milano, Monza e Brianza fino al confine con la provincia di Bergamo. Ma l’autostrada del futuro, “green”, “sostenibile” e connessa in Brianza non tutti la vogliono e da tempo i comitati e diversi cittadini portano avanti una battaglia che recentemente, per quanto riguarda il progetto della variante delle tratta D, ha visto scendere in campo anche 11 sindaci del Vimercatese. La Tratta D Breve è quella che negli ultimi mesi ha sollevato parecchie polemiche con i primi cittadini che sono saliti sulle barricate opponendosi alla realizzazione della grande infrastruttura che taglierà la Brianza e che da mesi ha visto salire sulle barricate cittadini, comitati, politici e associazioni che bocciano il progetto e invocano invece un cambio di marcia con eventuali interventi di potenziamento sulle grandi arterie stradali già presenti in Brianza, oltre a un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico.

“Il tracciato di Pedemontana corre per la maggior parte sotto il terreno di campagna, in pianura. E realizzare un’autostrada in trincea o sotto il livello del terreno costa di più fino a 4-5 volte e il costro di questa autostrada infatti è arrivato a un miliardo e 265 milioni di euro per la tratta B2 e C” ha spiegato Fusco a MonzaToday. Per le due tratte in realizzazione infatti circa il 36% risulta essere in galleria artificiale e circa il 47% in trincea.  Ciò significa che oltre l’83% del tracciato è al di sotto del piano campagna.

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Pedemontana, le tratte realizzate e quelle in costruzione

L’Autostrada Pedemontana Lombarda è articolata nelle tratte:

- A36 Cassano Magnago - Lentate sul Seveso in esercizio,

- in corso di realizzazione le tratte B2 e C dell’A36, tra Bovisio Masciago e Vimercate

- in fase approvativa la variante che collega Vimercate con l’autostrada A4 ad Agrate Brianza;

- A59 Villaguardia – Acquanegra (Tangenziale di Como);

- A60 Gazzada – Vedano Olona (Tangenziale di Varese).

Pedemontana Mappa

Quando partirà il cantiere

I primi interventi di ricognizione inizieranno tra pochi giorni, a dicembre. Poi intorno a febbraio-marzo 2024 arriveranno anche i camion e i mezzi per gli interventi di bonifica delle aree contaminate dalla diossina. La macchina del grande cantiere di Pedemontana si è già messa in moto, come ha rilevato Fusco che ha illustrato a MonzaToday le varie tappe che porteranno alla realizzazione delle tratte brianzole della grande autostrada.

Per quanto riguarda la tratta B2 i primi lavori inizieranno tra pochissime settimane. Si inizierà, come in ogni grande cantiere autostradale, con la ricognizione per verificare l’eventuale presenza di residui della Seconda Guerra mondiale e quindi intervenire per la rimozione. Seguirà poi tra febbraio e marzo la fase di bonifica nei territori di Seveso e Meda dove passerà Pedemontana, aree che erano state interessate dal grave disastro ecologico dell’Icmesa del 10 luglio 1976. E proprio in merito a questo argomento che ha sollevato tante preoccupazioni tra i cittadini e i comitati contro la realizzazione di Pedemontana Fusco rassicura. “Questo argomento è stato affrontato più volte - spiega -. In passato ci sono anche state interrogazioni in consiglio regionale e ulteriori istruttorie di indagine. Abbiamo effettuato oltre 300 sondaggi per individuare dove si trova la diossina. Verranno effettuati scavi a campione di 20, 40 e 60 centimetri fino a quando non troveremo terreno senza diossina. Il terreno prelevato verrà quindi stoccato e poi portato in discarica per il corretto smaltimento”.

Quando sarà pronta l'autostrada e quante auto passeranno

Cronoprogramma alla mano, la data di entrata in esercizio per le tratte B2 e C è il 2026. Per quanto riguarda la Tratta D Breve, quella che attraverserà il Vimercatese ad oggi non è ancora stato definito il cronoprogramma. La certezza è che l’entrata in servizio dell’autostrada (cioè quando sarà pronta e percorribile) è fissata entro il 2031 con un cantiere che durerà 1.000 giorni. Il 10 ottobre si è riunita a Roma la Conferenza dei Servizi che entro 60 giorni dovrà dare il via libera alla realizzazione dell’opera già approvata dalla Regione Lombardia. Nel frattempo i comitati contrari alla realizzazione dell’opera hanno presentato un esposto alla Banca Europea degli Investimenti chiedendo se i fondi stanziati dalla BEI per la realizzazione di Pedemontana sono ancora validi anche in prospettiva della variazione del progetto con la modifica e creazione della Tratta D Breve. Un ricorso che non preoccupa il direttore generale. “La banca chiede la certezza che gli investimenti siano sostenibili - precisa -. Noi abbiamo sempre informato e aggiornato la Banca Europea degli Investimenti circa le varie modifiche e la Variante della Tratta D Breve è un’operazione di razionalizzazione necessaria per garantire l’equilibrio al piano finanziario”. In altri termini senza la Tratta D Breve i proventi richiesti per pagare i finanziamenti non arriverebbero e quindi cadrebbero anche le garanzie di sostenibilità della grande infrastruttura.

Lungo il tratto - che sarà a tre corsie per senso di marcia più quella di emergenza - le previsioni di traffico di Autostrada Pedemontana Lombarda, spiega Fusco, sono di 60mila veicoli in transito al giorno, una volta che l'infrastruttura sarà in pieno esercizio.

Autostrada Pedemontana (16)

Quanto ci vorrà per attraversare la Brianza (e quanto si pagherà)

"Oggi per andare da Bovisio Masciago a Vimercate, con il traffico congestionato lungo i tratti della strade provinciali, per percorrere venti chilometri ci si impiega in media 40 minuti che possono diventare anche un'ora. In autostrada i chilometri diventano 10 e ci vuole circa un quarto d'ora considerando di viaggiare a 90km/h" spiega Fusco. Una "rivoluzione" degli spostamenti che consentirebbe, scegliendo di percorrere i tratti dell'autostrada a pagamento, di risparmiare tempo e viaggiare evitando lunghi incolonnamenti. "La congestione del traffico e l'inquinamento sono causati soprattutto da veicoli fermi, i mezzi in movimento sono invece meno impattanti dal punto vista ambientale" prosegue Fusco. "Le strade provinciali oggi in Brianza sono congestionate e trovo inconcepibile che da Bovisio a Vimercate percorrendo strade provinciali - inghiottite ormai letteralmente dalle città - per meno 20 km di distanza servono almeno 40 minuti". 

E il costo del pedaggio? Sarà di circa 1,80 euro. "Il tempo è un elemento che spesso non viene considerato" prosegue Fusco. "Per fare un esempio: quest'anno l'A59, la tangenziale di Varese, ha registrato un aumento del traffico del 20% perché una strada provinciale è stata chiusa per lavori ma quando ha poi riaperto, l'utenza è rimasta sulla tangenziale, scegliendo di pagare i pedaggi perché il pagamento della tratta ha ripagato il tempo che avrebbero invece speso in coda, nel traffico. Convenzionalmente un'ora di tempo ha un valore che si aggira sui 20-22 euro. E' un valore per tradurre in termini monetari un'esigenza". E anche in Brianza, secondo le previsioni di Autostrada Pedemontana Lombarda, l'infrastruttura consentirebbe di risparmiare tempo. E, cronoprogramma alla mano, la data di entrata in esercizio per le tratte B2 e C è il 2026. Il 2031 invece per la tradda D a Vimercate. "Gli utenti potranno usufruire di una diminuzione dei tempi di spostamento nell’area. Ad esempio, per percorrere il tratto tra Desio e Vimercate, attualmente occorrono circa 45 minuti (nell’ora di punta del mattino), che scenderanno a circa 22 minuti. Il tempo risparmiato, tenuto conto di un Valore del Tempo (VOT) pari a 20 €/h (medio), avrebbe un valore pari a circa 6,7 €, ben superiore a quello del pedaggio che sarà pari a 2,5 euro" specificano ancora da Pedemontana. 

E i brianzoli la useranno?

A conti fatti per chi si sposta lungo la tratta Bovisio-Vimercate ogni giorno la spesa sarebbe di circa 2 euro a tratta, per 4 euro totali. "Le stime che abbiamo elaborato sono state fatte su modelli socioeconomici" ha spiegato Fusco per cui il potenziamento dei mezzi pubblici e l'arrivo della metropolitana nel Vimercate non potrebbe essere una alternativa all'opera che servirebbe anche l'esigenza di trasporto merci, in uno dei territori più ricco di insediamenti produttivi e industriali. "Non possiamo misurare la disponibilità a pagare l'autostrada sul sentiment di chi non la vuole ma si tratta di una necessità e di una esigenza che significa anche un risparmio di tempo e carburante, evitando incolonnamenti e continui stop&go".

E ancora "L'autostrada è descritta da qualcuno come un mostro incredibile ma è assolutamente inserita nell'ambiente circostante, con la maggior parte del tracciato interrato in galleria o in trincea: in Italia non esiste un'opera del genere. In passato non c'erano queste esigenze di inserimento ambientale oggi è una priorità oltre che un bisogno di sicurezza". 

Autostrada Pedemontana (5)

"L'autostrada del futuro": green, sostenibile e innovativa 

Luigi Roth, presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda, nei mesi scorsi aveva definito la grande autostrada che attraverserà la Brianza “un progetto di grande qualità, sia dal punto di vista tecnico e realizzativo, sia ambientale, e siamo sicuri che le nuove tratte che stiamo per realizzare potranno rappresentare una grande opportunità di sviluppo sotto molti fonti. È un’autostrada che per la quasi totalità del tracciato si sviluppa in trincea e in galleria, è rispettosa dell’ambiente e sicura, e toglierà traffico da una delle aree più dense di popolazione e di imprese d’Italia, e anche una delle più belle della nostra Regione”. Ma come sarà questa grande infrastruttura che taglierà la Brianza e che da mesi ha visto salire sulle barricate cittadini, comitati, politici e associazioni che bocciano il progetto e invocano invece un cambio di marcia con eventuali interventi di potenziamento sulle grandi arterie stradali già presenti in Brianza, oltre a un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico?

“Il tracciato di Pedemontana corre per la maggior parte sotto il terreno di campagna, in pianura. E realizzare un’autostrada in trincea o sotto il livello del terreno costa di più fino a 4-5 volte. Il costo di questa autostrada infatti è arrivato a un miliardo e 265 milioni di euro per la tratta B2 e C – ha spiegato -. Per le due tratte in realizzazione infatti circa il 36% risulta essere in galleria artificiale e circa il 47% in trincea.  Ciò significa che oltre l’83% del tracciato è al di sotto del piano campagna” ha spiegato Fusco a MonzaToday. Per i non addetti ai lavori la galleria artificiale consiste in una struttura coperta realizzata in cemento armato, mentre il percorso in trincea è quel tratto che viene realizzato scavando fino a 7-8 metri sotto il livello del terreno. Pedemontana si presenta quindi diversa rispetto alle grandi autostrade realizzate in Italia negli anni Settanta. “La definiscono un mostro - prosegue Fusco -. Ma in realtà non è così. È una infrastruttura perfettamente inserita nell’ambiente, un unicum nel suo genere. Noi italiani abbiamo da insegnare molto agli europei in fatto di costruzione di autostrade. Facile costruire autostrade quando c’è molta foresta intorno. Noi costruiamo autostrade ‘sottoterra’ in aree ad alta densità abitativa”.

E come si pagherà? Il sistema free-flow

La sostenibilità dell'opera, negli intenti della società Autostrada Pedemontana Lombarda, è rappresentata anche dalla riduzione del consumo di suolo: nessun piazzale di esazione (o quasi). Questo il principio all’origine dell’idea di abbandonare il tradizionale sistema di riscossione del pedaggio: Pedemontana per la prima volta in Italia è stato utilizzato il sistema “free-flow”, basato su portali elettronici che riconoscono i telepass e i nuovi apparecchi di bordo che stanno entrando in servizio: in caso la vettura non ne sia dotata, il sistema legge la targa. Questo - secondo Pedemontana - ha permesso di aumentare il numero degli svincoli di interconnessione con la viabilità ordinaria, sgravando ulteriormente il traffico locale, oltre a eliminare totalmente le code in corrispondenza delle barriere, riducendo l’emissione di gas inquinanti. "Oltre alla riduzione dei costi, grazie alla rinuncia alle barriere, è previsto un ingente risparmio di territorio, una maggiore velocità di percorrenza e una riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, poiché vengono eliminate anche le fasi di rallentamento, sosta e ripartenza dei veicoli" spiegano dalla società.

Cosa ne sarà del Parco PANE?

I detrattori del progetto affermano che verrà "devastato" e verrà utilizzato oltre il 70% del grande polmone verde del Vimercatese. Abbiamo chiesto informazioni e delucidazioni in merito al passaggio di Pedemontana lungo il Parco PANE a completamento della presentazione e degli interventi per capire quanto e come lo attraverserà, se ci saranno tunnel, trincee, oppure sopraelevate. E quanto Parco verrà utilizzato e se sono previsti espropri di terreni e aziende; sarà ancora possibile passeggiare nel grande Parco una volta che verrà realizzata l'Autostrada? MonzaToday è in attesa di una risposta. 

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