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"Altro che aumenti: nei nidi a Monza c'è chi ci va persino gratis"

La replica del Pd dopo le accuse di Italia Viva in merito agli aumenti dei servizi di pre e post scuola

“Altro che salasso. Per molti genitori che mandano i bambini ai nidi comunali di Monza il costo viene azzerato e in altri casi sensibilmente ridotto grazie ai contributi statali e regionali”. Così il Pd di Monza replica all’attacco degli ex alleati di Italia Viva che nei giorni scorsi avevano accusato la giunta Pilotto di avere aumentato in modo spropositato il costo dei servizi di pre e post scuola.

Gli aumenti del pre-post scuola

Italia Viva aveva spiegato che la giunta con una delibera del giugno 2023 aveva aumentato sensibilmente il costo dei servizi di pre-post scuola utilizzati dai genitori che lavorano: un aumento di 380 euro all’anno per i genitori nella fascia Isee fino a 21.500 euro (+38 euro al mese considerando 10 mesi di asilo nido); un aumento di 800 euro all’anno per i genitori con una fascia Isee tra i 21.500 e i 35mila euro (con un aumento di 80 euro al mese); e un aumento di 1.180 euro per chi è in una fascia Isee superiore ai 35mila euro. A questo si aggiunge la rata mensile del nido che va da un minimo di 68 euro per la fascia Isee più bassa a un massimo di 441 euro per la fascia Isee più alta. 

Prima tutti pagavano 30 euro

Ma i dem non ci stanno e non solo difendono la scelta abbracciata dalla giunta guidata dal sindaco Paolo Pilotto, ma accusano gli ex alleati (che poche settimane fa hanno abbandonato la coalizione dopo il no della giunta alla loro richieste di dimissioni dell’assessore Giada Turato) di “strumentalizzare una scelta dell’amministrazione e di fare polemica presentando solo parzialmente la verità”. "È vero che ci sono stati degli aumenti nei servizi di pre e post scuola diversi in base alle fasce di reddito, ma è anche importante ricordare che prima il servizio era per tutti fissato a 30 euro - spiega Franco Manna del Pd -. Per noi non era una scelta corretta: peraltro un servizio da molti prenotato e, quindi con la necessità delle scuole di fornirlo, e che alcune volte non veniva neppure utilizzato”. In sintesi un servizio che aveva un costo per molte famiglie con i redditi più alti non particolarmente oneroso e che la giunta ha deciso di regolamentare proprio in base al reddito.

Quanto pagano le famiglie 

Aumenti sì, ma anche aiuti che arrivano dallo Stato e dalle Regione, ricordano i dem. Che durante la conferenza stampa convocata nel pomeriggio di venerdì 24 novembre, hanno precisato la scelta e le motivazioni. Mostrando anche i numeri e facendo 3 esempi. Una famiglia con un reddito di 20mila euro ha una tariffa base (quindi senza i servizi di pre o post scuola) di 236,20 euro; se opta anche per il servizio di pre-post scuola deve pagare 50 euro in più (mentre prima la tariffa era di 30 euro). Per un totale di 328 euro. Ma con quel reddito la famiglia più richiedere anche il bonus Inps (di 272,73 euro) e il bonus “Nidi Gratis” della Regione Lombardia di 55,37 euro. Così, calcolatrice alla mano, alla fine con le detrazioni alla famiglia il nido non costerà un euro.

Per una famiglia con un Isee di 25mila euro invece la tariffa base è di 300 euro al mese, il servizio di pre-post scuola schizza da 30 euro a 100 euro con un costo finale di 453 euro al mese. Ma anche in questo caso la famiglia potrà avvalersi del bonus Inps di 272,73 euro al mese, mentre non è previsto il bonus regionale. Alla fine il costo mensile del nido sarà di 180,27 euro.

Infine per i redditi più alti (per esempio 41mila euro) la tariffa base è di 415,40 euro, il servizio pre-post scuola passa da 30 euro a 150 euro e con la detrazione dell’Inps di 138 euro al mese, Alla fine la retta costerà 500 euro al mese. Il bonus Inps rimborsa infatti 273 euro al mese per chi ha un Isee fino a 25mila euro, poi diminuisce a 227 euro per chi ha un Isee fino a 40mila euro e infine a 138 euro per tutti senza limite.

"Abbiamo anche aumentato i posti nei nidi"

“Il sindaco fin da subito ha ribadito la grande attenzione alla scuola, ai nidi, alle famiglie, all’infanzia e alle giovani coppie - ha precisato Manna -. E lo ha dimostrato. Aumentando 30 posti nei nidi, regolamentando le tariffe del pre-post scuola che secondo noi non erano giuste. Ad oggi non ci sono giunte lamentele rispetto a questi aumenti, anzi le iscrizioni sono aumentate e quello degli asili nido di Monza è uno dei servizi più eccellenti a livello nazionale. Quella di Italia Viva è una polemica sterile: non hanno studiato bene la lezione”.

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