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Domenica, 28 Aprile 2024
Aumenti

A Monza asili nido sempre più cari: ecco quanto costa mandare il bebè a scuola

Aumenti di oltre 1.000 euro all'anno per chi deve optare per i servizi di pre e post scuola

Mandare il bambino all’asilo nido comunale a Monza costa fino a 1.180 euro in più all’anno. Un bel salasso per i genitori che si vedono costretti (per andare al lavoro) ad usufruire dei servizi del pre-asilo (dalle 7.30 alle 9) o del post-asilo (dalle 15.30 alle 18). A denunciare il problema è Italia Viva, che da poco ha anche abbandonato la coalizione di centrosinistra che nel giugno 2022 ha portato alla vittoria delle elezioni del sindaco Paolo Pilotto.  I renziani monzesi hanno denunciato un problema che molti genitori in questi mesi stanno vivendo sulle proprie tasche. Gli aumenti infatti, riguarderebbero proprio questi servizi di ingresso anticipato e di uscita posticipata, che sono molto utilizzati dai genitori che lavorano e che alle 9 devono già essere in ufficio e che alle 15.30 sono ancora al lavoro.  

Gli aumenti

L’aumento mensile è considerevole e pesa fortemente sui bilanci familiari. Infatti nella nota diffusa da Italia Viva emerge che il servizio pre e post scuola vedrà un aumento di 380 euro all’anno per i genitori nella fascia Isee fino a 21.500 euro (+38 euro al mese considerando 10 mesi di asilo nido); 800 euro all’anno per i genitori con una fascia Isee tra i 21.500 e i 35mila euro (con un aumento di 80 euro al mese); e di 1.180 euro per chi è in una fascia Isee superiore ai 35mila euro. A questo si aggiunge la rata mensile del nido che va da un minimo di 68 euro per la fascia Isee più bassa a un massimo di 441 euro per la fascia Isee più alta. 

Aumentano i posti negli asilo nido

“Questo aumento è passato quasi sotto silenzio - denunciano con una nota stampa i coordinatori di Italia Viva Monza Laura Pisani,  Bruno Tarallo e Maurizio Badalucco -. Gli aumenti sono stati comunicati ai genitori attraverso una lettera lo scorso 14 giugno. Questi aumenti colpiscono duramente le giovani famiglie, che già sono sotto pressione a causa di altri incrementi come quelli dei mutui e dell'inflazione.  Questa situazione è in chiaro contrasto con la volontà, espressa dal sindaco Paolo Pilotto nel suo programma, di manifestare una particolare attenzione verso le giovani famiglie, perseguendo una politica mirata all'azzeramento delle liste d'attesa e al raggiungimento progressivo della gratuità dei nidi”. Italia Viva plaude l’impegno dell’amministrazione Pilotto di aumentare i numeri negli asili nido comunale che quest’anno hanno visto un implemento di 30 posti. Ma la scelta  di aumentare le tariffe del pre-scuola e del post-scuola non sono piaciuti ai renziani. 

La richiesta: "Annullare gli aumenti"

“Pur comprendendo che non si è ancora in grado, per motivi di bilancio, di poter arrivare ad avere i nidi gratis – precisano - crediamo che almeno non si sarebbe dovuto intervenire con aumenti considerevoli per il pre e post Nido, di fatto, di gran lunga superiori al tasso d’inflazione.  Ancora una volta vengono colpite le famiglie, i giovani e soprattutto le donne che si ritrovano a dover mettere in contrapposizione la propria attività lavorativa con la cura dei figli. Ci sembra una politica miope per una città come Monza che dovrebbe attrarre giovani famiglie e investire sui bambini che rappresentano il nostro futuro”. Italia Viva chiede al sindaco e alla sua giunta di annullare gli aumenti e di individuare eventuali coperture finanziarie tramite un’azione di spending review più accurata all'interno del prossimo bilancio che sarà discusso a breve in consiglio comunale. Individuando anche una possibile soluzione. 

La soluzione di Italia Viva 

"Tagliere il compenso di 50mila euro all’anno destinato alla direttrice artistica del Teatro Manzoni e destinarlo ai nidi – conclude la nota ufficiale di Italia Viva -. Percepisce circa 50mila euro all’anno per organizzare una stagione teatrale composta da circa 50 serate. Potrebbe essere organizzata da un funzionario competente tramite agenzie di spettacolo (come ad esempio UTIM di Milano - peraltro probabilmente già utilizzata in passato) attraverso cui ingaggiare le diverse compagnie teatrali. A tal riguardo abbiamo cercato più volte di proporre all'amministrazione una diversa valorizzazione del teatro Manzoni di Monza attraverso una collaborazione pubblico-privato. Questo permetterebbe al teatro di diventare il punto di riferimento per la provincia di Monza e Brianza, operativo per 200 giorni all'anno e dotato di una compagnia stabile. Inoltre, potrebbe diventare luogo di formazione per giovani macchinisti e addetti alle luci”. 

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