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Operazione pulizia in Arengario: ripuliti i muri coperti dai graffiti

Alcune settimane fa un monzese aveva gridato allo scandalo: "Ci si vergogna per il Colosseo imbrattato, ma non per l'Arengario con le scritte"

Quelle scritte sui muri dell’Arengario di Monza avevano fatto gridare allo scandalo. Adesso sono state cancellate. Ad annunciarlo, con un post sui social, è l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti.   “Ripulito l’Arengario dai graffiti dei vandali  - ha scritto Lamperti nella mattinata di giovedì 21 settembre -. Dopo gli spiacevoli eventi di qualche settimana fa abbiamo ottenuto i necessari permessi per ripulire l’Arengario dai graffiti dei vandali che lo hanno imbrattato.  Non finirà qua: ci sono idee interessanti per la lotta contro il vandalismo di questo genere”.

La denuncia di un monzese

La denuncia era partita da un lettore di MonzaToday che aveva inviato alla redazione le immagini e lo sfogo di fronte a quel monumento deturpato dai vandali. Uno sfregio che risale all’inizio dell’estate e che il monzese (dopo varie sollecitazioni agli uffici comunali) sperava venisse rimosso in brevissimo tempo. "Mi fa male vedere l'Arengario imbrattato. Così come il resto della città. Ma perché ci si scandalizza, giustamente, per il Colosseo imbrattato, correndo ben presto ai ripari, e invece si continua a passeggiare come se nulla fosse sotto i portici dell'Arengario dove da oltre un mese campeggia una scritta che è stata ripetuta anche su altri muri del centro storico? Come fanno il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali a rimanere indifferenti di fronte a tutto questo?", spiegava il monzese. Una richiesta che è stata accolta dalla politica cittadina con l’intervento per la rimozione di quelle scritte.

Il problema dei writer a Monza non è nuovo. È da oltre dieci anni che la città di Teodolinda combatte contro questa forma di degrado, contro chi utilizza i muri di spazi pubblici e privati per imbrattarli con scritte. Per restituire decoro alla città, e offrire un biglietto da visita tutt’altro che imbrattato, Italia Viva nelle scorse settimane aveva invitato l’amministrazione monzese a mettere mano al portafoglio (ma non solo) per trasformare il centro storico della città in un luogo spray free.

La battaglia iniziata oltre 10 anni fa 

Oltre una decina di anni fa a Monza era nato il progetto Fight the writers che aveva visto scendere in campo il Rotary, associazioni di volontariato ed enti che avevano organizzato pulizie vere e proprie dei muri, ma anche attività di informazione e di sensibilizzazione nelle scuole. Ma ad oggi il problema continua e i muri del centro storico sono sempre più spesso presi di mira dai vandali. “Per una città che si vuole connotare come a forte vocazione turistica - aveva spiegato Bruno Tarallo, coordinatore cittadino di Italia Viva - appare indispensabile pensare ad un piano di recupero di monumenti, fontane, giardini, ma anche e soprattutto delle semplici facciate architettoniche dei palazzi, perlomeno nelle vie più frequentate da chi, a Monza, ritiene di venirsi ad immergere nella bellezza”. Una bellezza che, purtroppo, viene sempre più deturpata dai vandali

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