rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Il rientro in Brianza / Triuggio

Maria Donata, Rocco e il figlio sono tornati a casa in Brianza dopo il rapimento in Mali

Mercoledì pomeriggio il sindaco di Triuggio ha accolto la famiglia Langone liberata dopo il rapimento avvenuto in Mali due anni fa. Nei giorni scorsi la liberazione e il rientro in Italia

Sono tornati a casa, a Triuggio, i coniugi Landone e il figlio Giovanni, rapiti in Mali il 19 maggio 2022 e liberati solo qualche giorno fa. Ad accogliere mercoledì pomeriggio a Rocco Langone e Maria Donata Caivani, insieme al figlio Giovanni, è stato il sindaco Pietro Giovanni Cicardi, con il vicesindaco Michele Casiraghi.

Il primo cittadino, a nome della comunità, ha espresso ai coniugi e all’altro figlio Daniele il suo sollievo per il buon esito di questo lungo rapimento, constatando che i componenti della famiglia Langone godono fortunatamente di buone condizioni di salute.

"La liberazione dei coniugi Langone e di loro figlio fa tirare un sospiro di sollievo a tutta la nostra comunità triuggese: non possiamo che rallegrarci per la conclusione positiva di questa tragica vicenda vissuta per quasi due anni dai nostri concittadini – aveva detto il primo cittadino Pietro Giovanni Cicardi – La notizia è arrivata improvvisa, cogliendoci positivamente di sorpresa, anche se l’altro figlio rimasto in Italia, con il quale sono stato costantemente in contatto fin da subito dopo il rapimento, mi aveva recentemente confidato che la situazione stava evolvendo in meglio e si stavano facendo passi avanti per la liberazione dei genitori e del fratello. Ho saputo che fortunatamente sono tutti in buone condizioni e spero che i coniugi Langone si mettano presto in contatto con noi per poter organizzare l’accoglienza qui a Triuggio”.

La coppia e il figlio erano stati sequestrati il 19 maggio 2022 nella loro abitazione alla periferia della città di Koutiala, a sud est della capitale del Mali, Bamako, dove vivevano da diversi anni. Nonostante la lunga prigionia, i componenti della famiglia Langone godono di buone condizioni di salute, come si legge in una nota di palazzo Chigi in merito alla liberazione della famiglia brianzola Langone.

Famiglia Langone rapita Mali-2

Il rapimento nel 2022

L'area dove si sono svolti i fatti è particolarmente permeata dalla presenza di miliziani jihadisti e il rapimento era avvenuto da parte di una fazione jihadista riconducibile al Jnim, il gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani, allineata con al-Qàida, attiva in larga parte dell’Africa Occidentale. La famiglia Langone (il padre e la madre precedentemente residenti a Triuggio, il figlio a Lissone) viveva a Koutiala da diversi anni, all’interno di una comunità di Testimoni di Geova, Il Governo ha chiarito che la liberazione è stata possibile "grazie all’intensa attività avviata dall’Aise (i servizi segreti italiani per l’estero), di concerto con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale", e in particolare grazie ai contatti con personalità tribali e con i servizi di intelligence locali.

L'aereo con a bordo i tre italiani è atterrato martedì pomeriggio all'aeroporto di Ciampino, a Roma. Ad accogliere la famiglia Langone, anche il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua soddisfazione per la liberazione dei tre italiani dopo quasi due anni nelle mani dei rapitori: "Voglio esprimere le mie più sentite felicitazioni per la liberazione dei nostri tre connazionali sequestrati nel 2022 in Mali: Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni. E ringraziare per lo straordinario lavoro l’Aise che, di concerto con il Ministero degli Esteri, ha consentito questo non facile risultato".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maria Donata, Rocco e il figlio sono tornati a casa in Brianza dopo il rapimento in Mali

MonzaToday è in caricamento