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Domenica, 28 Aprile 2024
Violenza sui campi / Seregno

Dopo la rissa tra i papà all'oratorio il don ricorda: "Siamo tutti un po' responsabili"

Il sacerdote dell'oratorio dove è avvenuto il tragico fatto ha scritto una lettera

“Dobbiamo sentirci tutti un po’ responsabili”. Così inizia la lettera che don Samuele Marelli, sacerdote della Comunità pastorale San Giovanni II di Seregno ha scritto in merito alla vicenda della rissa tra i genitori avvenuta nell’oratorio cittadino al termine di una partita di pallone tra under 9 e che ha visto un dirigente dell’Asd San Giovanni Paolo II finire in ospedale con l’asportazione di un rene e gravi conseguenze per la milza.

Il presunto aggressore è stato individuato dai carabinieri della compagnia di Seregno nella giornata di mercoledì 21 giugno: per lui, un 47enne che vive a Muggiò, una denuncia per i reati di lesioni personali gravissime con perdita d'organo e rissa. “La tentazione in questo caso è sempre quella di prendere semplicemente le distanze dai comportamenti violenti di altri - si legge nella missiva pubblicata sulla pagina Facebook dell’Asd San Giovanni Paolo II -. Sia ben chiaro ci sono delle responsabilità personali che andranno accertate e la giustizia farà il suo corso. Ma non si può pensare che tutto si esaurisca con una caccia all’uomo. Non si tratta semplicemente di isolare i cattivi dai buoni”.

Questa è una situazione ben più complicata che va al di là del semplice episodio che è avvenuto a Seregno nel pomeriggio di domenica 18 giugno. Come ha ricordato il sacerdote brianzolo “è il tragico epilogo di un clima generale di cui tutti dobbiamo sentirci responsabili, ciascuno per quello che compete al suo ruolo. Dobbiamo fare di più e meglio perché si comprenda che lo sport è uno strumento educativo e non può diventare un pretesto per la violenza. Anche per rispetto di chi è rimasto gravemente ferito non possiamo sprecare questa occasione per comprendere che dobbiamo sentirci tutti un po’ responsabili, non certo dell’atto singolo, ma del clima che lo ha generato”. Il sindaco di Seregno Alberto Rossi sempre oggi si era affidato ai social per inviare un messaggio e invitare le persone a non girare mai la faccia di fronte ad episodi di violenza.

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