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La segnalazione / San Rocco / Via Aquileia

La via di Monza che si restringe per far posto alla ciclabile: è caos traffico

Traffico il tilt e auto che si muovono a passo d'uomo: la viabilità nel caos a causa del cantiere di via Aquileia

Il cantiere dovrebbe finire il 31 ottobre, ma le polemiche non si placano. Tutt’altro. Sono quotidiane le lamentele degli automobilisti che transitano lungo il ponte di via Aquileia, a San Rocco, dove poche settimane fa sono iniziati i lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale. Un percorso protetto che ridurrà anche lo spazio della strada con le corsie che verranno dimezzate.

Traffico paralizzato

Intanto non si placa la polemica. Diverse le segnalazioni giunte alla redazione di MonzaToday di automobilisti (ma anche residenti) che lamentano questo intervento. Non solo in questa fase cantieristica, ma anche quando i lavori saranno terminati. La strada, infatti, molto utilizzata (e congestionata) sia in ingresso sia in uscita dalla città essendo ridotta vedrà la creazione di code. Traffico in tilt già in queste giornate di cantiere, proprio come denunciato alcuni giorni fa sulla pagina Facebook “Sei di Monza se…”. Un utente ha postato la lunga fila di automobili che da viale Campania si dirigevano verso San Rocco, dovendo attraversare il ponte di via Aquileia. Traffico paralizzato e automobilisti inviperiti.

Chi critica la pista ciclabile 

“Traffico congestionato a qualsiasi ora. Tanto la pista ciclabile farà la fine di quella di viale Campania che nessun ciclista usa: uno schifo”, ha postato sul gruppo social un automobilista che ha pubblicato anche la foto delle auto ferme nel traffico. Naturalmente non sono mancati i commenti. Tanti quelli delle persone che hanno confermato il disagio. Un problema che probabilmente non si risolverà con la fine del cantiere. Con il restringimento della strada il traffico, soprattutto in determinati orari, andrà in tilt. “Con l’aria che a San Rocco è già inquinata e che adesso lo diventerà ancora di più”, aggiunge un lettore. “Una ciclabile utile e sana deve rispettare un solo presupposto: non congestionare il traffico. Si pedala nello sfiato di auto in coda, peggiorando anche la vita (già stressata) di chi abita ai bordi di quella strada. Non si possono costruire ovunque, tanto per premiarsi con una bella medaglia al merito ecologico”, ha aggiunto un altro utente del gruppo Facebook.

Chi promuove il progetto

Ma tra i tanti detrattori, ci sono altrettante persone che plaudono a questo progetto fortemente voluto dalla giunta guidata dal sindaco Paolo Pilotto. Accanto a chi critica il cantiere c’è anche chi lo promuove: “Se abitassi a San Rocco - scrive un utente - io una pista ciclabile che si colleghi a quelle esistenti per potere andare in centro o verso viale Campania o viale Lombardia la vorrei. Credo che molti di quelli che si lamentano non siano residenti, ma persone che sfruttano San Rocco solo come punto di snodo o di transito e che pensano solo alla loro personalissima comodità. I risultati non si misurano durante il cantiere, tutti i cantieri provocano disagi (le 5 corsie della A8 appena inaugurate sono state pagate anche con anni di lunghe code degli automobilisti). Si misurano a distanza di qualche mese dall’apertura del percorso (vale anche per le strade per le auto)”.

Cosa dice l'assessore

L’assessore alla Viabilità Giada Turato, interpellata nei giorni scorsi da MonzaToday proprio in merito a questo cantiere e ai disagi che, probabilmente, proseguiranno anche a lavori ultimati, era stata chiara e categorica: nel progetto di mandato del sindaco c’è l’attenzione alla mobilità lenta e quindi alla creazione di piste ciclabili. “Monza ha strade piccole, ma il traffico in città va ridisegnato – aveva spiegato-. Monza deve diventare una città dove devono convivere automobilisti e ciclisti. A chi accusa i ciclisti di non utilizzare le piste ciclopedonali ricordo che in molti casi si tratta di piste con buche, sporche, poco illuminate, che improvvisamente si interrompono tanto da indurre il ciclista a immettersi sulla strada. Vogliamo rendere le piste ciclabili più belle e attrattive sia per in ciclisti sia per chi, magari oggi non usa la bicicletta, ma avendo a disposizioni percorsi belli e protetti potrebbe convertirsi alla mobilità lenta. Naturalmente non c’è alcuna intenzione di creare problemi: lo dico non solo nelle vesti di ciclista, ma anche di automobilista e di motociclista”.

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