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Lavoro e covid

Covid, quanti contagi sul lavoro a Monza e in Brianza

Denunce di infortunio sul lavoro da covid-19 registrate dall'Inail nel 26esimo rapporto nazionale

Come il virus ha circolato nei luoghi di lavoro. Fino a marzo 2022, le denunce di infortunio sul lavoro da covid-19 in provincia di Monza e Brianza sono state complessivamente 4.708 con sei morti. In particolare sono state contagiate 3.491 donne e 1.217 uomini dal virus. Per quanto riguarda le fasce di età nella provincia brianzola i contagiati fino a 34 anni sono stati 1.038, dai 35 ai 49 anni 1.713 i lavoratori colpiti dal virus. La fascia più colpita è quella tra i 50 e 64 anni con 1.909 impiegati che hanno contratto il covid, scendono solo a 48 casi tra i lavoratori oltre i 64 anni. Le professioni più colpite sono quelle sanitarie. Tra i tecnici della salute il 77% sono infermieri, il 6% fisioterapisti e il 3% assistenti sanitari; tra le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, il 98% sono operatori socio sanitari; tra i medici, la metà è rappresentata da generici, internisti, cardiologi, anestesisti-rianimatori, chirurghi, radiologi e ortopedici.

Il rapporto dell'Inail

A rilevarlo è il 26esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo Coronavirus elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Inail. A livello regionale alla data di rilevazione del 28 febbraio 2022, le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate di 2.845 casi (+5,0%, valore inferiore all’incremento nazionale pari al +7,1%) di cui 2.055 avvenuti a marzo, 298 a febbraio e 360 a gennaio 2022, con i restanti casi riferiti ai mesi precedenti. L’aumento ha riguardato tutte le province, ma più intensamente in termini relativi quelle di termini relativi quelle di Brescia e Lodi. L’analisi nella regione evidenzia che le denunce pervenute da inizio pandemia afferiscono per il 66,0% al 2020, per il 16,2% al 2021 e per il 17,8% ai primi tre mesi del 2022 (che quindi supera il numero di contagi dell’intero anno 2021). Quasi il 30% di tutti i casi è concentrato nei mesi di marzo e aprile 2020, con una seconda punta di contagi nell’ultimo trimestre del 2020 (il 33% di tutti i casi).

Dati in linea con quelli nazionali 

Questi andamenti nella regione sono in linea con quelli nazionali, ma con una diversa intensità: sensibilmente superiore alla media italiana in occasione della prima ondata, inferiore nella seconda e fino a dicembre 2021, mese in cui il fenomeno ha ripreso vigore ovunque, ma con aumenti percentuali della regione superiori a quelli nazionali. Il 2022, sia a livello regionale che nazionale, si è aperto con una ripresa dei contagi sul lavoro, non confermata a febbraio e marzo. Gli eventi mortali si sono incrementati di quattro casi rispetto alla precedente rilevazione, uno a gennaio 2022 e gli altri risalenti ad anni precedenti: dei 204 decessi complessivi, 186 si riferiscono al 2020, 17 al 2021 e 1 al 2022.

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