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Sequestro da 2milioni di euro a Limbiate, sigilli a impianto rifiuti "potenzialmente pericoloso"

L'operazione

Un impianto di stoccaggio rifiuti in via XX Settembre a Limbiate sequestrato con tutte le sue circa 600 tonnellate di rifiuti (imballaggi misti, materiali inerti, carta da macero e rottami ferrosi). Ma anche un autocarro, due rimorchi e quattro mezzi meccanici utilizzati per la movimentazione e lo stoccaggio, il tutto per un valore complessivo stimato di circa 2 milioni di euro. E una donna dennunciata.


È l'ultimo risultato della continua azione di prevenzione e contrasto al fenomeno dello stoccaggio illecito di rifiuti - che finiscono spesso per essere incendiati - del Comando carabinieri per la Tutela Ambientale. Dopo il sequestro, negli scorsi mesi, di una dozzina di capannoni industriali adibiti a discariche abusive stipati con oltre 15mila tonnellate di rifiuti, in prevalenza plastici, nell'ambito delle attività di contrasto al fenomeno degli incendi ai danni di rifiuti i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Milano hanno individuato un impianto di trattamento rifiuti "potenzialmente pericoloso" in provincia di Monza, ma gestito da una milanese, che è stato sottoposto a meticoloso controllo con il supporto dei militari della Compagnia Carabinieri di Desio. 

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