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Pedemontana

Una petizione europea per dire no a Pedemontana: intanto sindaci e cittadini non si fermano

Sindaci, Comitato e cittadini non si fermano e chiedono l'intervento dell'Europa per fermare la maxi infrastruttura

“La Tratta D-Breve non è una variante ma un nuovo tracciato: non si può calare sulla testa di un’intera comunità un progetto simile, senza aver prima fatto un dibattito pubblico”. A parlare è l’europarlamentare Maria Angela Danzì (Movimento 5 Stelle) all’indomani dell’incontro che c’è stato nel pomeriggio di martedì 23 gennaio al Parlamento Europeo a Bruxelles. Alla tavola rotonda hanno partecipato i 14 sindaci del Vimercatese che fin da quando è stato presentato il progetto sono saliti sulle barricate, il Comitato Ferma Ecomomostro D Breve Regione Lombardia e i rappresentanti del Parco agricolo P.A.N.E il grande polmone verde che, secondo quanto prevede il progetto, subirà un importante impatto con la realizzazione di quella grande autostrada con lo attraverserà. Alla tavola rotonda erano presenti anche gli onorevoli Brando Benifei (PD), Maria Angela Danzì (M5S), Piernicola Pedicini (Verdi) e del gruppo di Azione che hanno accolto le richieste del territorio annunciando l'impegno a sostenere e seguire l'iter di una petizione europea.

“La loro richiesta di intervento dell'Europa è il segno del fallimento di tutte le politiche di programmazione, il simbolo della perdita di tempo e di soldi pubblici per il mancato coinvolgimento degli enti locali nelle decisioni di forte impatto sulle persone e sull'ambiente come avverrebbe in questo caso", ha commentato Danzì. La europarlamentare ha proposto anche una raccolta firme per una petizione europea. L’obiettivo è che la vicenda Pedemontana finisca sotto la lente di ingrandimento anche dell’Europa. “È necessario venga aperta un'indagine da parte della Commissione Europea per verificare se vi siano alternative a questo progetto e se sia esso compatibile con le norme europee: per questo depositerò anche un'interrogazione”, ha aggiunto.

Un concetto ribadito anche da Manuela Meloni, rappresentante del comitato Ferma Ecomostro che ad Ansa ha ricordato: “Ad oggi abbiamo raccolto 6mila firme. Non diciamo no a Pedemontana per partito preso, ma perché conosciamo bene gli impatti negativi che l’opera avrà sul territorio. Oltre alla devastazione del parco P.A.N.E, ci saranno importanti rivoluzioni sulla viabilità e non ci saranno i benefici sperati come testimoniato da importanti studi”.

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